Sconfitta numero sei, in campionato, per la Calcio Lecco 1912. Non un esordio positivo per mister Gaetano D’Agostino, subito sconfitto dalla Pro Patria del collega Ivan Javorcic allo “Speroni” di Busto Arsizio. A decidere il match il gol in avvio siglato da Mastroianni, che ha poi mancato (clamorosamente) il raddoppio in due circostanze, mentre il Lecco non ha saputo tramutare in gol due-tre buone occasioni avute da Strambelli, Moleri e Fall. E, ora, si aprirà il tempo delle scelte pesanti, con un gruppo già messo pesantemente in discussione il giorno prima dell’esonero di Gaburro e ora prossimo alla scrematura.
«La partita rende la mente più lucida nelle scelte – spiega mister D’Agostino nel post partita -. Soprattutto nel primo tempo qualcosa l’ho visto e ho potuto valutare la funzionalità dell’uomo rispetto al gioco. Dobbiamo mettere altri concetti base nella testa dei ragazzi, soprattutto per quanto riguarda i movimenti della difesa, accelerando il processo di apprendimento perché non siamo in ritiro. Da martedì, ed è la cosa che mi dispiace di più, vorrò lavorare con un gruppi di 23-24 giocatori». Discreto l’esordio di Strambelli: «E’ un giocatore che già conosco, ma oltre a lui dobbiamo lavorare sul riempimento dell’area, dovremo avere il coraggio di attaccare con tanti uomini».
Il cambio Lisai-Moleri ha impedito di rispettare la regola sul minutaggio: «Ne ho parlato già con il presidente, è una cosa di cui tener conto. Ho dato più credito al risultato, ma so che ci sono delle dinamiche (sugli under, ndr) che ho accettato benvolentieri».
Abbondantemente sufficiente la prova del giovane Maffei: «Nel primo tempo abbiamo creato delle occasioni, in cui ci è mancato anche un pizzico di fortuna. Questa è una squadra che deve continuare a lavorare perché ha delle qualità, i risultati arriveranno».

«E’ stata molto intensa nel primo quarto d’ora – analizza mister Javorcic, tecnico di casa -. Potevamo trovare il raddoppio già nel primo tempo, ma nella ripresa l’abbiamo gestita molto bene nonostante i tanti giovani in campo. E’ stata una vittoria di maturità nonostante la giovane età. Oggi mancavano due pilastri della nostra squadra come Colombo e Fietta, ma tanti ragazzi hanno assorbito l’esperienza mettendola in campo».

