Superato il turno di riposo, l’AcciaiTubi Pallavolo Lecco Alberto Picco corre veloce verso il secondo impegno stagionale con CBL Costa Volpino. Ancora una volta le biancorosse giocheranno lontane dalle mura amiche del “Bione” e si troveranno di fronte una squadra che viaggia a punteggio pieno dopo la coppia di successi ottenuta in avvio di stagione. Un test probante, quindi, per Stefania Dall’Igna e il resto del gruppo: l’ex palleggiatrice della Nazionale ha ben chiare le idee sulla strada da fare nel breve e lungo periodo.
«Abbiamo iniziato a studiare la nostra prossima avversaria, ora andremo nel dettaglio con i video – spiega la 34enne a LCN -. Grazie al turno di riposo è stato possibile lavorare su alcune cose con più calma, ma ora dobbiamo essere brave a riallacciare il filo de discorso con il campo».
Il debutto di Parella ha messo in chiaro due cose: se lasciata libera di giocare, la Picco è difficilmente frenabile; viceversa, le biancorosse hanno perso e sofferto nel match giocato punto a punto. «E’ abbastanza normale che dobbiamo trovare la nostra identità – prosegue Dall’Igna -, dobbiamo continuare a lavorare in palestra come lo stiamo facendo ora. Alcune cose funzionano già molto bene, ma questo non vuol dire che non possiamo migliorare tantissimo su tutto il resto». Al solito, la forza “vera” pare quella del gruppo: «Andiamo molto d’accordo, ma soprattutto lavoriamo bene in palestra grazie a un clima tanto rilassato quanto volitivo».
Il passaggio dalla Serie A2 alla Serie B1 è stato assorbito senza problemi: «Il mio ruolo non è così difficile, l’unica cosa che va sistemata è quella relativa all’intesa da trovare con gli attaccanti, un comune denominatore di tutti gli avvi di stagione. Rispetto alle altre categorie si lavora di più sulla tecnica, ma le ragazze danno tutto ciò che hanno durante gli allenamenti».
Quali sono i margini di miglioramento? «A parte l’esecuzione dei lavori analitici serve soprattutto giocare e rendere il gioco migliore, andando avanti continueremo a migliorare i più piccoli aspetti. Possiamo migliorare tantissimo battuta e difesa, un cambio palla stabile ci può dare una grossa mano. Ci sono squadre più forti di noi sulla carta, non siamo noi la formazione da battere e nei vari gironi ci sono state già delle sorprese».
