Un Lecco che nel primo tempo non ha concesso spazi al Pontisola, molto attento in difesa con continui raddoppi e talvolta tre uomini sul portatore di palla, in pratica nessun pericolo per la porta difesa di Frigerio, se non causati dallo stesso estremo difensore bluceleste, incerto come non mai nelle uscite. Le due squadre hanno badato prima di tutto a non prenderle e poi sicure di questo hanno cercato qualche sortita. Nessuna delle due comunque è riuscita a rendersi pericolosa.
Insomma nei primi quarantacinque minuti ha prevalso l’atteggiamento guardingo anche se nei minuti finali del tempo i blucelesti hanno tentato qualcosina in più in attacco. Il Lecco quando ha cercato le sue triangolazioni di gioco in attacco ha dato l’impressione di poter andare a rete, complice però la foga e l’imprecisione degli avanti alla fine non è mai riuscito ad arrivare alla conclusione.
Nel secondo tempo i bergamaschi, messi sotto pressione dai blucelesti, hanno arretrato di molto il loro baricentro, temendo di essere infilati dalle trame degli avanti del Lecco hanno cercato prima di tutto di non prenderle, poi qualche sortita in contropiede.
I blucelesti arrivavano abbastanza facilmente alla trequarti avversarie ma, complice il terreno scivoloso e pesante, lì si fermavano, perdendosi spesso in manovre o giocate troppo complesse.
Nella prima domenica in cui il Lecco versione trasferta ha saputo coniugare concretezza e attenzione in difesa, senza subire quel paio di gol difficili, se non impossibili da recuperare, Chessa è venuto a mancare.
Troppo lezioso, così come l’ha definito lo stesso Mister Roncari, con giocate inutili ed inefficaci. Tutto il contrario di quello visto contro la Caronnese.
Inoltre oggi non saremmo qui a parlare del pari se nella disgraziata uscita-non uscita di Frigerio l’attaccante del Pontisola avesse fatto gol anziché colpire la traversa.
Sull’altare dei migliori ci mettiamo invece Maggioni, pronto in difesa ed altrettanto in attacco, anche se quest’ultima fase qualche volta ha pasticciato. Di Ceglie il vero dominatore del Centrocampo, veloce a contrastare ed a rubare palla agli avversari, con qualche manovra d’attacco ispirata.
Ma quello che forse ieri è mancato più di tutti è stata la possibilità di Roncari di cambiare qualche giocatore stanco o non in giornata. L’elenco dei giocatori seduti in panchina la dice lunga sulla disponibilità del Mister di poter operare i cambi. .
Il campionato è lungo, anzi lunghissimo e visto che il Lecco di queste giornate ha dimostrato di poterselo giocare fino in fondo sarebbe delittuoso non investire qualche “soldino” nel mercato che si è aperto giusto oggi. Così tanto per mettere qualche freccia in più nell’arco di Roncari. .
