
Sessantaduemilasessantadue euro e ottanta centesimi (62.062,80€). E’ la considerevole cifra accumulata dalla Calcio Lecco 1912 grazie all’utilizzo dei giovani di serie, ovvero quegli elementi nati dal 1998 in poi che devono rimanere in campo per (almeno) complessivi 270′ per accedere alla contribuzione federale. Della tematica abbiamo trattato anche di recente, confrontando la cifra accumulata nel corso della prima gestione Gaburro e della seconda gestione D’Agostino, che a Pontedera era intenzionato a partire con tre under (Moleri, Vignati e Malgrati) dal primo minuto.
Stando ai dati ufficiali in nostro possesso, il Lecco ha accumulato 53.805,77€ come prima tranche (1^-7^ giornata) e ulteriori 8.257,03€ nella seconda (8^-14^ giornata), quest’ultima cifra frutto della sola gara di Gorgonzola con l’Albinoleffe. I sessantamila euro (abbondanti) messi insieme in casa-Lecco rappresentano il tesoretto più basso del girone, tenendo conto del fatto che Como, Carrarese e Monza hanno deciso di non schierare in campo gli under. La società più vicina è la Robur Siena con i suoi centomila euro e spiccioli.
Cavese monstre: oltre duecentosettantamila euro in metà stagione
Nel girone “A”, quello dove militano i blucelesti, la regina è la Pro Vercelli (268.602,72€), seguita dal Novara (216.681,92€), ma su scala nazionale la Cavese rimane inavvicinabile con i suoi 275.725,86€: entrambe, infatti, schierano sempre in campo i giovani formatisi nel settore giovanile, il che porta a una consistente maggiorazione della cifra finale. Come riportato dall’art. 4.4, infatti, «la quota, determinata ai sensi dell’art. 4.3, verrà incrementata del 150% per i giovani calciatori provenienti dal proprio settore giovanile (Berretti, Under 17, Under 15, Allievi Prov/Reg; Giovanissimi Prov/Reg, Esordienti), con un tesseramento non inferiore a tre stagioni sportive consecutive».
La Cavese, a metà classifica nel proibitivo girone “C” di Serie C, in estate è stata costruita da Francesco Lamazza: il diesse è una vecchia conoscenza bluceleste, avendo lavorato sulla sponda orientale del Lario da novembre 2011 a maggio 2012, in Seconda Divisione. Un ottimo e sostenibile risultato, quello sul minutaggio ottenuto a Cava de’ Tirreni, non sufficiente per evitargli il recente esonero che ha dovuto digerire e ha lasciato abbastanza sorpresa la stessa piazza campana.
