Alla fine il Lecco ha pure rischiato seriamente di perderla, la partita con la Giana Erminio. Nonostante un dominio territoriale netto, i blucelesti hanno concesso il fianco a una ripartenza sostanzialmente casuale dei milanesi, premiati dall’incursione di Cortesi; poi, a dieci dalla fine, la combinazione D’Anna-Strambelli ha mandato il primo dritto verso Marenco per la rete del pareggio. Poco, a livello di punti, per entrambe, ma soprattutto per i padroni di casa.
«Meritavamo di vincere e alla fine abbiamo rischiato di non portare a casa neanche un punto – spiega D’Agostino a LCN -; il rammarico c’è, abbiamo creato sei/sette occasioni nitide. Più che lavorare io non posso fare, cercheremo di lavorare sul cinismo. Sono contento della prestazione di chi ha iniziato e di chi è subentrato. Arbitro? Tutti sbagliano e anche lui può sbagliare, ma manca il confronto perché quando ho chiesto spiegazioni e non ho ottenuto risposte. Se non si può avere dialogo con gli arbitri, allora è inutile parlarne, meglio stare muti perché se a domanda una persona se ne va, tanto vale. Ai ragazzi ho detto di stare attenti a non sprecare energie nervose per questioni non di gioco durante la settimana, come se mi sentissi le cose che poi sono avvenuti. Rigori? Penso ci fosse il primo e anche un collega avversario me lo ha confermato».
«Non meritavamo assolutamente di perdere, purtroppo non siamo riusciti a sbloccare prima il risultato e siamo andati sotto – commenta D’Anna, in rete al “Rigamonti-Ceppi” -. Siamo stati bravi a non abbatterci e a reagire, portando a casa il pareggio. Ci è mancato il guizzo per sbloccarla, anche il campo, pesantuccio, non ci ha dato una mano. Dobbiamo riprendere dalla reazione e continuare per la nostra strada».

