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Calcio Lecco 1912

Interviste a Stefano Mauri e a Mister Fiorenzo Roncari

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Tra i protagonisti di questa prima parte di stagione del Lecco ci sono sicuramente per primo Mister Roncari che ha preso in mano la squadra il giovedì antecedente la prima partita di campionato contro il Sankt Georgen, portandola ai primi posti della classifica e Stefano Mauri il centrocampista dai cento polmoni, capace di correre avanti e indietro per tutta la partita dal primo all’ultimo minuto e che da quando è arrivato in squadra si è guadagnato subito un posto in squadra pressoché da titolare.

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Mauri cosa le è piaciuto di più di questa esperienza bluceleste? “Io sono arrivato  prima della partita contro il Montichiari e sicuramente ho trovato un grandissimo gruppo che  è stata lan nostra grandissima forza, poi giocare in questa città e con questi tifosi che, come si visto nel girone di andata, sono il nostro dodicesimo uomo che ci dà la carica per vincere, soprattutto in casa”.

Qual è l’errore da non ripetere? “Di sicuro non perdere mai la concentrazione come è capitato nel girone di andata vedi Mapello e Castellana, dove pensavamo di giocarcela tranquillamente e perché poi lasci punti importanti  per strada, sempre  difficili da recuperare”.

Il Lecco a cosa può ambire? “Stare nelle posizioni di alta classifica, nelle prime cinque di sicuro perché abbiamo dimostrato di giocarcela con tutte, tralasciando Pergolettese e Voghera dove eravamo in fase di costruzione”.

Mister Roncari con che spirito è arrivato a Lecco? “Con nessun timore, con un entusiasmo incredibile che ho ancora oggi, e se  guardo cosa rappresenta questa Società l’entusiasmo monta. E poi c’è una grande volontà di non vedere mai un problema irrisolvibile. Mi ritengo fiducioso soprattutto dopo l’inizio positivo in cui  le cose si sono messe subito bene, mentre nessuno ci credeva, i ragazzi hanno stupito. Ricorderò sempre l’emozione indescrivibile dopo la vittoria con il Sankt Georgen. Il calcio è capace di regalarti queste emozioni”.

Dopo il Sankt  Georgen forse era meglio non incontrare subito il Voghera: “A Voghera abbiamo perso perché al 65° ci è mancata la gamba, e forse se non ci danno contro quel calcio di rigore probabilmente l’avremmo pareggiata perché anche loro cominciavano a non crederci più di tanto”.

Come obiettivo probabilmente nei primi cinque ci arrivate, per il primo posto?  “Non vorrei dire l’obiettivo per non vedere fumo, soprattutto dopo aver visto la mia squadra a Pontisola”.

Cosa si rimprovera in questo prima metà di campionato? “Di aver perso quattro partite, con Vogherese e Pergolettese abbiamo avuto delle difficoltà a livello atletico importanti, sono squadre di valore e di vertice può capitare di andar sotto e se hai la forza puoi recuperare. Poi le altre due quella di Mapello una partita difficile sotto tutti i punti di vista, non avevamo la testa per affrontare questa situazione e con la Castellana non è stata la migliore prestazione, opaca un po’ così, che ha lasciato tutti con l’amaro in bocca una partita con poco poco potevamo fare di più”.

Chi l’ha impressionata di più e chi ti l’ha delusa. “Deluso nessuno, anche quelli che sono andati via come Poi mi hanno dato qualcosa . Piaciuto direi tutti, questa è una squadra che non si fa fatica ad allenare, non c’è mai pigrizia, ogni tanto ci siamo trovati con Ratti per diminuire i carichi di lavoro altrimenti questi sono sempre con la palla tra i  piedi. Di questo sono  molto contento. Qui ho trovato nuovi collaboratori come Colombo,Ratti Lele e Cesare. A loro va un grazie particolare per il lavoro fatto”.

Cosa si aspetta per il 2012? “Di irraggiungibile nel calcio non c’è niente. Credo il girone di ritorno sarà molto difficile e complicato per tutti, con tanto equilibrio, con le squadre che ci stanno dietro che giocheranno per fare un punto, più che tentare di vincere. Un altro modo di vedere il calcio, impostazione delle partite in cui tutti cercheranno di speculare e aspettare.

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