Sorrisi e volti sorridenti sono quelli dei giocatori e del Mister che, alla spicciolata, arrivano al Centro “Rio Torto” di Valmadrera per la ripresa degli allenamenti settimanali dopo la vittoria di domenica contro il Caravaggio.
Il secco 3-0 con cui sono stati liquidati i bergamaschi ha dato una notevole “botta” di energia positiva alla squadra, che ora è convinta più che mai dei propri mezzi e della propria forza.
In attesa dei recuperi, la zona playoff è stata agganciata e il quarto posto, occupato dall’Olginatese, è solo a tre punti.
Credere a qualcosa di grande è un dovere.
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Mignanelli, domenica ha fatto un gran partita, è un periodo che sta giocando bene anche se i primi minuti…: “Non lo so il motivo, me lo chiedo anch’io il perché i primi 15 minuti sono latitante. Non deve succedere, devo entrare in partita fin dal primo minuto. Francamente non mi aspettavo una stagione così, con questi tifosi, così tanti anche rispetto a Novara. La cosa che mi preoccupa è il primo caldo perché lo soffro veramente tanto”.
Con chi ha legato di più? “Con tutti, anche se un po’ di più con Bonacina”.
Da chi sta imparando di più? “Da nessuno. Io spero di arrivare più in alto possibile. Spero che mi venga a vedere qualcuno, ma anche se dovessi rimanere a Lecco va bene così”.
Nelle ultime tre partite avete fatto sette punti. Cosa manca ancora? “Non abbiamo fatto ancora niente, il campionato è ancora lungo e poi domenica abbiamo una partita difficile con il Montichiari, speriamo di arrivare ai Play Off.”
Quando comincerete a guardare la classifica? “Secondo me non dovremo mai guardarla. Adesso incontriamo squadre che devono salvarsi e, ma non dobbiamo prendere nessuno sotto gamba”.
Cosa dovete migliorare ancora? “Di sicuro evitare gol come quello con la Pergolettese. Non ne abbiamo parlato, ma ci ha fatto male. Dovremmo imparare a parlare di più in campo”.
Un altro dei giocatori che sta attraversando un buon periodo di forma è sicuramente Redaelli.
Fisicamente è cresciuto molto. “Sì è proprio vero, anche dal punto di vista tecnico. Fisicamente sto molto bene e metto sul piano agonistico quello che mi manca dal punto di vista dell’esperienza. Inoltre anche se giochiamo tre volte alla settimana non ho avuto particolari difficoltà. Sto imparando il ruolo, i meccanismi che mi stanno insegnando il Mister e Di Ceglie. Insomma mi sto trovando molto bene, speriamo di andare avanti così”.
“Devo crescere molto nella zona sopra il centrocampo. A me piace molto di più fare la difensiva che quella offensiva e questo si vede. So dove sono i miei limiti e provo a migliorarli”.
A scuola come va? “Meglio evitare l’argomento, purtroppo è difficile conciliare le due cosa, calcio e studio ed è anche vero che qui è quasi come il professionismo”.
Come vede il suo futuro? “Non mi guardo negativamente, però penso sempre di fare di più Ad esempio guardando le partite di Mercoledì e quella della domenica prima non mi sono piaciuto molto. Essendo di Lecco vorrei sempre far di più per questi colori. Negli anni in cui giocavo negli allievi e regionali andavo a vedere il Lecco sempre in curva e questa passione mi è rimasta dentro”.
“Parlare di impresa è sbagliato. Un Lecco non dire di aver fatto l’impresa per aver conquistato sette punti su nove. Forse lo è un po’ di più l’aver fatto nove partite positive. Solo alla fine potremo tirare le somme per vedere dove potremo arrivare”.
