La partita del “Franchi” di Siena ha fatto segnare l’esordio in bluceleste del giovane portiere Alessandro Livieri. Arrivato a Lecco circa dieci prima, il guardiano prelevato dal Pisa ha mostrato qualità e personalità, parando tutto il parabile e dimostrandosi presente anche e soprattutto nelle uscite alte. Insomma, una prima ampiamente sufficiente per un numero uno che da tempo non respirava il profumo dell’erba tra i professionisti: i nerazzurri, infatti, l’hanno prestato spesso alla formazione Primavera, ma non gli hanno mai dato la possibilità di essere convocato in Serie B.
«Sono contento per il mio esordio – spiega Livieri a LCN -, soprattutto perchè non giocavo da sette mesi e per un portiere non è facile dopo così tanto tempo. Ora pensiamo a Monza, partita davvero tosta per noi, non giocheremo con leggerezza ma con la stessa mentalità di sempre. Dobbiamo fare punti e conosciamo quelli che sono i nostri mezzi, anche se sappiamo quanto è forte il nostro avversario».
Per un portiere cambiare squadra significa cambiare anche preparatore, fattore mai banale: «Il mister (Pavesi, ndr) è molto aperto, chiede sempre consiglio anche a noi in merito alle esercitazioni che svolgiamo durante la settimana, mi sto trovando bene anche perché non ci sono particolari differenze. I miei compagni di reparto, inoltre, mi hanno aiutato a integrarmi velocemente».
