Non furioso, ma evidentemente arrabbiato per un errore lapalissiano. Così mister Gaetano D’Agostino affronta il post Alessandria-Lecco, che l’ha visto tornare da contestato ex al “Moccagatta”. L’allenatore bluceleste analizza in modo netto la decisione del sig. Antonio D’Angelo di Perugia, primo assistente arbitrale che si ha segnalato il gol di Cosenza. Presa di posizione che, video alla mano, regala il vantaggio alla squadra grigia in avvio di gara. Una scottatura che porta il Lecco a disputare un primo tempo pessimo, ma che non può essere l’unica chiave di lettura per analizzare 45′ così negativi.
Un gol-non-gol non giustifica i vari passaggi a vuoto di Bolzoni o la facilità con cui Celia ha asfaltato Carissoni nella prima frazione, per fare degli esempi pratici.
«A questo punto chiediamo il Var anche in Lega Pro – spiega D’Agostino in sala stampa -. Dico sinceramente che, se fossi stato in campo, mi sarei fatto espellere: l’errore ha galvanizzato l’Alessandria e innervosito noi». Sulle differenze tra primo e secondo tempo: «Potevamo fare meglio, mettiamoci anche che questo campo non consente di giocare palla a terra: con l’ingresso di Cheddira e Moleri siamo migliorati, questo è vero». La squadra non è andata a salutare il drappello di dieci tifosi arrivati in Piemonte nonostante la discutibile ordinanza della Prefettura: «Colpa mia e per questo mi scuso».
«L’arbitro è venuto a dirci “forse ho sbagliato” – aggiunge il Dg Angelo Maiolo -, cosa che poteva anche evitare di fare per non farci arrabbiare. Faccio comunque i complimenti all’Alessandria perchè ha una squadra veramente forte dal punto di vista fisica, in particolar modo voglio citare “Ciccio” Cosenza».
