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Il Governo autorizza gli allenamenti di squadra, il Consiglio vuole almeno i play-off: Lega Pro, il futuro non sarà a breve

Lega Pro e Federazione Italiana Giuoco Calcio dovranno trovare un punto d’incontro sulle modalità di conclusione della stagione: disputare i play-off potrebbe mettere tutti d’accordo

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Dagli annunci all’impasse. Niente di nuovo sul fronte occidentale, del resto sarebbe veramente strano se il calcio italiano avesse improvvisamente acquisito velocità dopo decadi di semi-immobilismo. In Lega Pro si gioca una delle partite più intense tra quelle diplomatiche che sono tuttora in corso: 53 dei 60 presidenti hanno detto, durante l’Assemblea dei Club, che non è loro intenzione rimettere in campo per finire la stagione, che ci saranno quattro promozioni, nessuna retrocessione e nove ingressi dalla Serie D, ma senza ripescaggi.

Da queste basi è partita la trattativa con il Consiglio Federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio, spostato dall’8 maggio a data da destinarsi sull’onda di alcune indiscrezioni sulla potenziale riforma, una rivoluzione vera e propria, dei campionati. Che la notizia, poi smentita e mediaticamente accantonata, sia stata usata ad arte per posticipare la delibera sulla terza serie pare lapalissiano: a casa-Gravina le nuove arrivate cinque giorni fa da Firenze non sono per nulla piaciute, soprattutto perché è ben nota la possibilità di dover passare da una sfilza infinita di ricorsi da parte delle società coinvolte, seconde in classifica (Carrarese, Reggiana e Bari) schierate in prima linea, ma con le vicecapoliste della quarta serie, Foggia davanti a tutte, agguerrite appena dietro.

Serie C, play-off per la quarta promossa?

Quale potrà essere il punto d’incontro? Probabilmente nella disputa dei soli play-off promozione, che eviterebbe la promozione “a tavolino” del Carpi per merito sportivo (media ponderata tra punti e gare disputate), una lunga partita nei vari tribunali durante l’estate e sarebbe comunque condizionata dalla messa in opera del protocollo sanitario tanto scaricato dai medici sociali della terza serie. In ogni caso si potrà giocare almeno fino al prossimo 2 agosto, come concesso dalla Uefa negli scorsi giorni. Per quanto riguarda le promozioni dalla Serie D, come ogni anno pare destinato a saltare il tanto sventolato blocco dei ripescaggi, perché tante società prime classificate hanno frenato sulla possibilità di disputare la categoria superiore visti i chiari di luna portati dalla crisi economica. Da valutare seriamente anche la posizione della Serie B, terra di mezzo che pare obbligata a rimandare in campo i suoi tesserati per permettere il naturale ciclo tra promozioni e retrocessioni.

Guardando in casa Calcio Lecco, e più in generale alle squadre che si trovano dall’undicesima posizione in giù, pare veramente remota la possibilità di tornare anche solo ad allenarsi per preparare un potenziale finale di stagione che pare un’utopia. E, inoltre, lo sguardo della dirigenza è veramente già orientato al futuro, sia su staff, con il rinnovo di mister D’Agostino che pare solo da formalizzare, che su squadra, destinata a un cambiamento abbastanza profondo nonostante la ventilata permanenza di alcuni senatori come Capogna, Malgrati, Merli Sala e Moleri, legato fino al 2021, tutti residenti sul territorio e tra i beniamini della piazza; possibile anche che D’Anna rimanga vestito di bluceleste.

Allenamenti: dal 18 le sedute collettive

Nel frattempo, dal 18 maggio potranno ricominciare le sedute collettive anche di tutti gli altri sport di squadra, sempre seguendo i protocolli. Entro la fine di maggio potranno riaprire tutti gli altri impianti e centri sportivi, a partire dalle palestre, ma solo seguendo scrupolose linee guida che dovrebbero essere depositate martedì mattina dal Governo.

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