Basket Lecco – Bakery Piacenza: 69-74 (15-18, 17-23, 15-15, 22-18)
Basket Lecco: Giadini 20, Negri 9, Gambolati 8, Angiolini 10, Giusto 7, Meroni 7, Todeschini 4, Bassani 4, Rossi, Perego. All. Antonio Tritto.
Bakery Piacenza: Garofalo A.26, Giudici, Paleari 5, Bedetti 11, Garofalo G.12, Massari 14, Bonaiuti, Medizza 6, Villani, Sebastiani. All. Coppetta Claudio
Arbitri: Leggiero Marco, D’Errico Massimiliano.
Lecco: che per Lecco contro Piacenza fosse una partita difficile lo si sapeva ed infatti così è stato. Certo è che anche i blucelesti ci hanno messo del loro per complicarsi la vita.
Quasi mai in partita, hanno tenuto fino al 13° poi hanno ceduto piano piano ai canestri messi a segno da Garofalo Alessandro sul quale si sono alternati Meroni, e Giadini nel cercare di limitare i danni.
Forse proprio il fatto che ai piacentini mancava il loro lungo Gennari (208 cm.) ha cambiato il filo conduttore della partita facendo emergere appunto Garofalo e Paleari. Bravo il secondo a lottare sotto canestro ed a dialogare con il primo, i quali insieme a Massari hanno messo in ginocchio la difesa del Lecco.
Dalla parte bluceleste un superbo Giadini non è bastato a tenere in piedi la squadra bluceleste, che ha giocato a tratti anche bene, soprattutto nel primo quarto, ma questo non è bastato. Troppo sotto tono Angiolini quasi sempre saltato in difesa e impreciso in attacco.
Tritto a provato a far girare i giocatori per cercare il bandolo della matassa, ma non era serata, troppo imprecisi al tiro con un misero 40% totale contro il 51% degli ospiti. Addirittura 25% nel tiro da tre, contro un 50% di Piacenza ed un 46% da due, sempre contro il 51% degli ospiti.
Ma come non bastasse la serata no al tiro, anche sotto le plance gli ospiti hanno vinto la sfida con 32 rimbalzi complessivi, contro i 29 di Lecco. I blucelesti hanno cercato in qualche occasione di accelerare il ritmo per mettere in difficoltà Piacenza, ma sono state solo delle fiammate.
Troppa fatica per andare a canestro, Piacenza chiudeva bene gli spazi e Lecco non riusciva ad essere preciso nel tiro da fuori, mentre gli ospiti dopo un paio di passaggi erano subito al tiro ed anche con una certa precisione.
