Mercato chiuso, Alessandria in vista. I temi in casa Calcio Lecco 1912 si succedono abbastanza rapidamente, soprattuto perché il mercato poco lascia alla fantasia e tanto impone a livello di concentrazione: dopo il Livorno, infatti, i blucelesti sono chiamati a scendere in campo contro un’altra big, verosimilmente la più ambiziosa di tutto il raggruppamento “A” di Serie C; lo faranno circondati dall’affetto della loro gente, anche se in numero ridotto: «E’ quella che si è attrezzata di più nel corso mercato, dando il segnale di voler vincere il campionato – ha analizzato mister Gaetano D’Agostino, ex della gara -. I ragazzi stanno bene e vogliamo fare una partita importante davanti a una buona parte del nostro pubblico, che aspettavamo già con la Giana Erminio. Dare un segnale di attaccamento e alla maglia, la nostra mentalità dovrà essere questa».
Sarà certamente un altro test importante: «Fermo restando che loro hanno fatto una campagna importante, noi abbiamo un gruppo nuovo che ogni giorno mette un tassello nuovo. I ragazzi sono eccezionali ed è normale conoscersi meglio man mano che passa il tempo, stiamo accelerando questo tipo di processo». Nel post-Livorno il tecnico ha ricevuto delle critiche: «Vanno sempre bene, se sono costruttive. Abbiamo affrontato una gara con tre o quattro facce durante i novanta minuti. Se la gente si aspetta determinate cose alla terza gara vuol dire essere già al 120% della condizione: siamo andati sotto per due calci piazzati e mi riprendo le mie responsabilità, come vi ho già detto. Penso che lasciare un quarto d’ora al Livorno ci stia, a Bergamo ne hanno avuti novanta di predominio… Se una squadra va al “Picchi” e si trova in vantaggio per ottanta minuti, sicuramente non ha fatto male. Sono stati due punti persi, l’ho ammesso io per primo, ma la gara è stata buona».
I cinque cambi danno l’idea di poter provocare uno stravolgimento tattico, con conseguente confusione: «Serve del tempo, quattro o cinque minuti, per riassettare i reparti del campo dopo aver fatto le rotazioni. Abbiamo visto come sia stato Nesta ad avere lo spunto decisivo, inoltre bisogna sempre tenere conto dell’aspetto tattico delle gare: mi serviva uno in grado di strappare e da una giocata del genere abbiamo ottenuto il pareggio. Quest’anno posso scegliere, ben vengano i cinque cambi».
Un tassello come Kaprof andrà innestato nel gruppo quanto prima, anche se domani non sarà a disposizione: «Prima di sceglierlo ci siamo documentati e informati, chiaramente. Si tratta di un giocatore con non una grandissima struttura, ricorda gente come Lautaro e Aguero da questo punto di vista. Ci serviva un giocatore in grado di saper determinare nel breve: in attacco possiamo essere imprevedibili, non era necessario un altro attaccante strutturato, ma elementi per variare le varie forme del reparto».
Sicuramente andrà in campo Lino Marzorati: «Ci tengo a dirlo, perché è un ragazzo eccezionale. Ho avuto la sua massima disponibilità nel suo silenzio, è sempre uno dei primi nei testi fisici. Come Malgrati, è un elemento positivo nello spogliatoio». Altro titolare sarà Ferdinando Mastroianni.
In chiusura, D’Agostino fa il punto sulla sua squadra: «Il gruppo che abbiamo difficilmente sbaglierà atteggiamento. Magari sbaglieremo la partita e riceveremo delle critiche, io per primo, ma non saremo attaccabili sull’altro aspetto. Non sappiamo dove potremo arrivare in futuro, nessuno può fare una previsione dopo una pausa così lunga e con così poche partite giocate».
Lecco-Alessandria: i convocati
Lista extralarge di convocati in vista della sfida ai grigi: prima chiamata per Cosimo Nannini e Luca Giudici, sino a questo momento tenuti fermi da dei problemi di natura fisica.
