Calcio

Pro Patria, ancora tu. I blucelesti ritrovano la loro bestia nera nel silenzio dello “Speroni”. Gol e vittoria mancano da dieci anni

La rete di Ferdinando Mastroianni, bustocco prima e lecchese poi, ha deciso l’ultimo incrocio tra le due compagini dell’ottobre 2019

Di
Matteo Bonacina
11 Dicembre 2020

Ferdinando Mastorianni con la maglia della Pro Patria BONACINA/LCN SPORT

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Tempo di lettura 3 minuti

Dieci anni, nel calcio, sono un’era. Rappresentano il tempo passato dall’ultima vittoria ottenuta dalla Calcio Lecco con la Pro Patria, in grado di vincere gli ultimi dieci incroci ufficiali, andati in scena in Prima, Seconda Divisione e Serie D. La storia recente è fatta anche di caos in campo e fuori, di decisioni arbitrali che neanche una promozione con 27 punti di vantaggio ha fatto digerire alla piazza lecchese, di scontri frontali tra le attuali presidenze e anche, in tempi più datati, di episodi di tensione tra due tifoserie storicamente rivali. È sfida fatta anche dell’incrocio tra il Lecco e il Rezzato della primavera 2018 che lanciò i bustocchi verso il professionismo.

L’ultimo atto, previsto per febbraio 2020, non è mai tenuto: il Coronavirus ha prima portato allo spostamento e poi al definitivo annullamento della gara, consegnando alle due compagini la salvezza anticipata. L’incrocio più, recente, quindi, si è spostato sul mercato: dallo “Speroni” al “Rigamonti-Ceppi”, questo il percorso fatto da Ferdinando Mastroianni; il centravanti è stato decisivo durante l’ultimo match dell’ottobre 2019, deciso da una sua stoccata nei minuti iniziali della gara. Valorizzato dalla sapiente mano di mister Javorcic, ha preferito la sfida bluceleste alla prosecuzione della sua avventura nel Varesotto, salutato da più di un messaggio di ringraziamento da parte dei suoi ex tifosi. Rivitalizzato dalla doppietta alla Pistoiese, domenica tornerà sul terreno che l’ha visto protagonista per due anni di fila.

Ferdinando Mastroianni BONACINA/LCN SPORT

Gol e vittoria mancano da oltre dieci anni

Tornando alla cronologia, questa rivela che da dieci partite è semaforo perennemente rosso per i blucelesti, battuti in casa e in trasferta con una regolarità impressionante. In pratica le Aquile non vincono la classica dal 31 gennaio 2010, quando la doppietta di un giovane Michele Marconi, bomber prelevato dall’Atalanta poche settimane prima, permise alla squadra allenata da mister Nicola Tarroni di vincere lo scontro salvezza del “Rigamonti-Ceppi”. Fu il bis del risultato all’inglese già uscito dallo “Speroni” pochi mesi prima, quando Nicola Corrent e Camillo Ciano inflissero ai tigrotti la loro punizione: quello dell’attaccante campano è l’ultimo gol bluceleste segnato in terra nemica.