
Calcio Lecco 1912 5: novanta e rotti minuti di diffusa imprecisione, su entrambi i fronti del campo. Passino le assenze e un rigore che probabilmente non c’è, ma di fronte c’era una compagine i cui giocatori erano per la gran parte dimessi, contro la quale è arrivato un punto su sei disponibili.
Borsellini 5: la prestazione sarebbe anche da sufficienza piena, ma l’espulsione presa a partita finita è una follia.
Celjak 5: il primo giallo era “chiamato”, il secondo ha veramente poco senso.
Malgrati 5: per sessanta minuti soffre relativamente, poi perde la marcatura di Marcheggiani in occasione del fallo da rigore di Borsellini e si fa espellere oltre la fine del match.
Cauz 6: sul suo lato del campo si soffre poco. Era al rientro dopo il Covid-19, ma non ha accusato particolarmente il colpo.
Azzi 5,5: rispetto a Vercelli fa decisamente più fatica. A metà ripresa serve una buona palla a Iocolano, ma Pozzer è attento e disinnesca: è l’unico acuto.
Nannini 6: in campo da titolare dopo lungo tempo e fuori ruolo, sfiora il gol nel primo tempo con un bel tiro di destro, lui mancino puro, dal limite dell’area.
(dal 30′ st Capoferri sv).
Lora 6: prima mezz’ora così così, poi emerge e gestisce bene i palloni che passano tra i suoi piedi.
Masini 6,5: nel primo tempo è (ancora una volta) il migliore per continuità, nella ripresa sparisce un po’ dai radar.
Nesta 6: un’ora in campo dopo tempo immemore. Fa il suo, senza infamia e senza lode.
(dal 13′ st Raggio 6: atteso da una stagione, è arrivato il debutto. Presidia la zona di competenza e gioca gli ultimi, disperati palloni verso l’area avversaria).
Mastroianni 5,5: servito poco e male, fa il possibile sui palloni sporchi.
(dal 19′ st Mangni 5,5: dentro per provare a dare la scossa, parte benino ma alla distanza affonda, perdendo tanti palloni e sprecando anche una chance abbastanza clamorosa).
Iocolano 6,5: siam sempre lì. Canta e porta la croce, sfiorando l’eurogol nel primo tempo e impegnando severamente Pozzer nella ripresa.
All. D’Agostino 5: tre giorni dopo Vercelli, ecco un’altra prova inspiegabile. Le assenze sono solo un’attenuante, di fronte c’era una squadra tutt’altro che agguerrita e difatti le occasioni non sono mancate. Ed è lecito aspettarsi anche un mea culpa, oltre a parole su campo, squalificati e infortunati: tra i suoi compiti c’è anche quello di dare una mentalità vincente alla squadra, che fa la differenza soprattutto nelle situazioni di difficoltà. E Lucca ha dimostrato che questa mentalità non c’è ancora.
Lucchese 6,5: l’atteggiamento, fatti salvi Bianchi e Cruciani, è remissivo per un’ora abbondante, poi arriva la fiammata che regala tre punti insperati e almeno un’altra settimana di vita. È proprio il capitano dei rossoneri, che strappa il pallone dalle mani di Bianchi, lo mette al “sette” ed è l’ultimo a mollare, il migliore in campo.
Pozzer 6,5; Pellegrini 6, Panariello 6, Dumancic 6, Maestrelli 5,5 (dal 20′ st Lo Curto 6); Panati 5,5 (dal 20′ st Petrovic 6), Cruciani 7, Meucci 6, Nannelli 5,5 (dal 1′ st Zennaro 6); Bianchi 6,5, Marcheggiani 6,5 (dal 34′ st Sbrissa sv). All. Di Stefano 6.
Arbitro sig. Marco Acanfora di Castellammare di Stabia 5,5: non sbaglia sui cartellini, ma il contatto Borsellini-Marcheggiani non pare da rigore dato che il portiere anticipa nettamente l’attaccante, togliendo la palla dalla sua disponibilità, e non può certamente scomparire.
