Il mercato del Lecco non è ancora finito. Dopo aver portato in bluceleste Tommaso Morosini e Alessandro Di Munno, il diesse Domenico Fracchiolla ha scalato una marcia e si è messo in attesa: nel mirino c’è anche Mattia Finotto, attaccante di 29 anni di proprietà dello stesso Monza reintegrato in squadra giusto oggi, ma anche dato sul piede di partenza dopo l’annata fortemente condizionata dalla rottura del legamento crociato del ginocchio. Il dirigente bluceleste gioca un po’ al gatto con il topo di fronte alle telecamere e, con tutta probabilità, tiene in piedi anche altre possibilità, ma la scelta Finotto rimane la prima tra quelle possibili.
Fracchiolla tra Morosini, Finotto e la Pro Vercelli
Direttore, oggi è la giornata di Morosini e Di Munno:
«Oggi è una giornata importante, l’arrivo di Morosini rappresenta un percorso iniziato più di anno fa, aumenta il livello della squadra come aveva fatto l’acquisto di Iocolano a suo tempo. L’acquisto deve inorgoglire il presidente Di Nunno, tutta la società e la città. Noi siamo felici e Tommaso è felicissimo di essere venuto qui. Testa bassa e pensiamo alla Pro Vercelli, sul mercato manca forse un attaccante, ma dovremo vedere se avremo il budget per farlo. Numericamente, comunque, siamo coperti».
Su Finotto:
«Mattia è un ragazzo importante, non solo in Serie C ma credo anche in Serie B. Lo stimo tanto, non dipende da noi dato che il Monza l’ha reintegrato in rosa. È un giocatore importante per loro, ma ci faremo trovare pronti se sarà in uscita. Ha un grande rapporto con Iocolano e Morosini e può essere una situazione importante, ma sarebbe giusto se rimanesse in Brianza».
Sulla partita con la Pro Vercelli:
«Recuperiamo Lora, un giocatore di spessore, e avremo Sparandeo e Di Munno, ma non credo Morosini. Sicuramente la nostra è una squadra che si presenta all’appuntamento con carica e grande entusiasmo, dovremo partire con il piede giusto, contro una formazione costruita per fare un grande campionato, con un allenatore forte. Sono arrivati terzi e partiranno avanti, ma daremo del filo da torcere, a loro come a tutte le altre».
