Tre giorni dopo il passo falso di Trieste il Lecco riceverà la Pro Patria. Storia complessa quella tra le due storiche realtà lombarde, fatta di tensioni sia sul campo che fuori, una rivalità a 360° che coinvolge direttamente le proprietà Di Nunno e Testa. Oggi la classifica arride maggiormente ai blucelesti, ma i biancoblù hanno disputato una partita gagliarda con la capolista Padova: chiuso il primo tempo in vantaggio, i bustocchi sono stati rimontati durante la seconda metà di gara dalla corazzata del girone “A”, ma hanno mostrato segnali incoraggianti in vista della trasferta lecchese. Su una panchina mister Mauro Zironelli, dall’altra mister Luca Prina, tecnici esperti e in grado di dare qualcosa in più alle rispettive squadre.
Metteteci anche la lunga serie di vittorie dei tigrotti e avete tutti gli elementi per capire che in arrivo c’è un match assolutamente interessante, sfavorito solamente dalla scelta, imposta alle società, di giocare alle ore 18: decisamente anacronistica, visto che da circa dieci anni tra le due tifoserie non si è andati oltre gli sfottò. Così facendo si toglieranno dagli spalti tanti tifosi proprio nei giochi che coincidono con l’apertura alla 75% della capienza degli impianti all’aperto (50% al chiuso).
Lecco-Pro Patria: la conferenza di mister Mauro Zironelli
Mister, il vostro lavoro nelle ultime 72 ore:
«Differenziato per chi ha giocato, intensità per chi non ha giocato. Valuteremo tutto bene tra qualche minuto, quando inizieremo la rifinitura. Capiremo anche con il reparto sanitario e medico chi mettere in campo, un derby è sempre un derby e dobbiamo capire chi mandare in campo in quezte partite».
Partita già decisiva?
«Abbiamo fatto due sconfitte, la prima con la Pro Vercelli al 90′ e la seconda a Trieste: se ci dovevano proprio essere, guardando il calendario erano da mettere in preventivo, mentre le altre le abbiamo vinte. Siamo consapevoli del fatto di aver trovato due grosse squadre, ma il bilancio per me è positivo, anche se l’approccio a Trieste non è stato positivo e a settembre ci può stare. Quella prestazione va dimenticata».
Celjak, Galli e Morosini: a che punto siamo?
«Siamo a buon punto per Vedran, per gli altri due servirà più tempo. Con questi singoli, importantissimi per la categoria, alzeremo il livello quando ci saranno; aldilà di questo troveremo una squadra reduce da una bella partita, anche se terminata con una sconfitta, contro la prima in classifica».
La Pro Patria è la prima che vince un tempo contro il Padova:
«L’avevo notato, è normale che giocare in casa possa dare dei vantaggi. Negli ultimi anni hanno portato a casa il bottino pieno qui da noi».
Sugli indisponibili:
«Saranno sempre Sparandeo, Purro e Morosini».
Sul tabù usato come motivazione:
«Certo, è normale che sia uno stimolo in più. Dobbiamo resettare Trieste, ricordando quello che non abbiamo fatto bene; spesso siamo riusciti a fare buone cose, ma non sempre possiamo fare un tempo intero allo stesso livello di alcune fiammate che abbiamo. Ripeto, è un derby e va giocato al top, perchè senza intensità non facciamo bene: siamo nati per questo».
Triestina-Lecco analizzata a mente fredda:
«Tempo non ce n’è stato, ma con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte. Alla lavagna siamo tutti bravi, noi allenatori, ma poi bisogna mettere in campo determinate cose e non è facile. I ragazzi sono stati bravi a imporre il gioco in alcune partite nonostante si sia insieme da soli due mesi; noi dobbiamo andare a manetta, sempre».
Lecco-Pro Patria: i convocati di Zironelli
Sempre out Sparandeo, Purro e Morosini, rientra Matteo Battistini. 24 i calciatori convocati.
