La partita perfetta quella disputata oggi dei blucelesti a Mezzocorona. C’era molta preoccupazione per le molte assenze di giocatori importanti come Asti Brun, Uggè, Mignanelli, Capitan Rota e Martin che sembravano poter mettere a rischio la stabilità raggiunta in queste giornate dal Lecco.
Invece niente di tutto questo visto che i sostituti hanno dimostrato di essere ampiamente all’altezza: Maggioni, Rota Nicola, Romeo, Bonacina e Di Ceglie, anche se quest’ultimo era già stato utilizzato nelle ultime giornate dando prova di essere un giocatore in crescita.
Dopo un venti minuti iniziali in cui il Lecco ha fatto sfogare i trentini ha cominciato a prenderne le misure ed ad attaccare con una certa costanza, sfruttando le folate di un Chessa in gran spolvero che ha fatto dannare i vari difensori che si alternavano nella sua marcatura.
Buona la prestazione di tutto il pacchetto arretrato come il solito Rudi, ma anche Maggioni e Bonacina non hanno fatto rimpiangere Mignanelli e Uggè.
A metà campo il solito macinatore di chilometri e di qualità Mauri ha fatto da collante tra difesa ed attacco impreziosendo la sua prestazione con un tracciante da fuori area che ha sbloccato il risultato. Anche Di Ceglie si è messo in luce per la sua lucidità in fase di costruzione del gioco senza lesinare quella intensità nelle marcature.
Positiva la prova di Romeo, che non si estraniato dalla battaglia coprendo ogni zona della metà campo. Un pò in ombra questa volta Castagna al quale non sono riuscite le solite giocate.
Da rilevare la prova di Rota Nicola che ha fatto reparto con lo stesso Castagna in attacco, mettendo a segno un gol bellissimo con un interno destro che è andato ad infilarsi all’incrocio dei pali.
Complimenti anche a Mister Roncari, che ha saputo cambiare il solito 4-3-3 riprendendo il modulo del secondo tempo di giovedì contro il Seregno (ovvero il sempre più convincente 4-3-1-2) mettendo Chessa dietro le due punte togliendo così riferimenti alla difesa di casa.
Ora per quanto riguarda il Lecco la classifica questa si è accorciata, anche per i passi falsi delle squadre di testa che hanno cominciato a segnare il passo nelle ultime due giornate. Peccato per i tre punti di penalizzazione altrimenti sarebbe tutto un altro discorso.



















