Il Basket Lecco visto a Milano è la chiara rappresentazione della squadra di quest’anno. Capace di belle imprese come quella di sabato scorso contro la Sangiorgese, per poi smarrirsi contro una non certo trascendentale Urania.
E’ un vero peccato la sconfitta di Milano, perché se Lecco ci avesse creduto a partire dalla partita di Torino, ora con due vittorie, Torino e Milano, sarebbe in piena zona play off, soprattutto in considerazione della sconfitta di Piacenza.
Ma si sa che questo è l’anno delle occasioni perse, a partire dalle molte sconfitte di inizio stagione, una panchina forse troppo corta, un finale di stagione con giocatori stanchi e rimasti privi di energie nel momento topico, proprio il contrario dello scorso anno, quando da questo momento della stagione in poi per i Blucelesti è stato un vero e proprio crescendo.
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A fine partita di Lecco con Urania abbiamo incontrato un coach Tritto molto rabbuiato, fin quasi adirato che senza mascherarlo più di tanto non ha lesinato critiche ai suoi.
“Quando siamo riusciti a prendere un buon vantaggio – spiega Tritto – siamo stati puniti da episodi un pò strani, l’arbitro non ci ha mai fischiato un fallo a favore. Qualche giocatore molto sotto tono, abbiamo fatto molta fatica. Siamo rimasti un pò bloccati, fermati, soprattutto ho avuto l’impressione che quando c’è da favore qualcosa di più, principalmente fuori casa, si fa fatica. Qualche giocatore è la prima volta che gioca questa categoria, per qualche altro è la fine dell’anno e si è visto”.
“Abbiamo lottato fino alla fine – conclude capitan Negri -, ma poi però la partita non è girata per il verso giusto. Abbiamo fatica ad attaccare le loro difese, hanno congestionato la palla, fatto fatica a trovare tiri puliti. In tutta la stagione abbiamo sofferto, anche quando siamo riusciti a prendere dei break non riuscivamo a concretizzarlo. Dispiace perché le notizie dagli altri campi ci dicono che potevamo ritornare in gioco per i play off. Peccato però non molliamo finché la matematica non ci condanna”.
