Ci siamo.
Siamo agli ultimi novanta minuti del torneo.
E ci chiediamo: chi avrebbe mai pensato ad agosto di essere ancora qui a soffrire per l’ultima partita? Soprattutto chi avrebbe mai pensato di soffrire per un qualcosa di positivo come l’ingresso ai play-off e non per una salvezza risicata? Insomma, comunque vada sarà un successo, come diceva Chiambretti tempo fa. Il Lecco ha dato tutto e ora serve un favore esterno, da parte degli ex Melosi e Bonacina, perché rendano dura la vita alla Caronnese contro il Darfo Boario. Diamo per scontata la vittoria contro il Sant’Angelo e ci apprestiamo a stare con l’orecchio al cellulare per sapere il risultato di Darfo.
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Una situazione che ci ricorda molto da vicino un lontanissimo campionato di Interregionale quando il Lecco, vittorioso in casa, aspettava buone notizie dal campo di Castano Primo. A un certo punto, acquisita la vittoria interna, tutti sugli spalti si attendevano la buona notizia da Castano: la Pro Sesto doveva perdere e l’allora radiocronista Antonio Nucera esclamò “Rigore per la Castanese”. Un notissimo Ultras addirittura svenne per l’emozione, in Curva Nord. Poi purtroppo si scoprì che il rigore non era stato concesso e che, anzi, sul contropiede seguente la Pro aveva segnato, disilludendo le speranze di promozione Blucelesti.
Quando si deve dipendere dai risultati degli altri, insomma, il pathos è accresciuto. Ma dare colpe a questa squadra per non essere riuscita ad agganciare i play-off motu proprio, sarebbe sbagliato. Anzi, proprio ingiusto. Al di là di come andrà a finire, e la nostra speranza è che sia un pomeriggio di gioia quello di Domenica prossima, c’è da fare i complimenti a mister Fiorenzo Roncari e alla sua truppa perché sul campo, ovvero senza i tre punti di penalizzazione, oggi sarebbero a un passo dalla matematica conquista dei play-off. Sul terreno di gioco, insomma, il Lecco ha già fatto il miracolo. E speriamo nel dio pallone perché questo miracolo venga trascritto anche sulla carta, con la scritta play-off. Però è sicuramente confortante vedere tanti giovani “sbattersi” in questo modo per la maglia Bluceleste. Sappiamo tutti che molti dei pezzi pregiati sono stati corteggiati già da parecchio tempo da squadre di serie D e non solo. Temevamo la loro deconcentrazione, il pensare, un po’ mercenario ma realistico, al futuro. Invece questi ragazzi hanno saputo sputare sangue per la maglia che indossano al di là di ogni sirena e di ogni tentativo di condizionamento. E anche al di là delle indubbie difficoltà che la Calcio Lecco ha dovuto affrontare fin dall’inizio.
La trattativa per l’acquisto da parte della Cento Bluceleste procede, ma intanto la liquidità è quella che è e il presidente Antonio Rusconi, insieme a Paolo Cesana, amministratore unico, cerca di tappare le falle. Fare calcio in tempi di crisi non è semplice e il Lecco si arrabatta come può. Ma a tutti va un bravo e una pacca sulle spalle perché chi ha lavorato in campo e dietro le quinte ha saputo costruire una stagione avvincente fino all’ultimo minuto. Ora si attende soltanto il lieto fine…
A risentirci