Il recinto è stato aperto e le pecore sono scappate, però qualcuna di queste, appunto perché pecore, non ha avuto il coraggio di farlo e si è fermato sull’uscio in attesa dell’arrivo del pastore che le richiudesse nel recinto.
Niente di preoccupante non siamo impazziti, stiamo parlando del Lecco, dei giocatori, direttori sportivi, allenatori ecc. ecc.
Tanto per non fare nomi l’ormai ex Direttore Sportivo Rainieri, stanco di promesso fatte al vento ha preso la decisione ed ha lasciato l’ovile per accasarsi a Inveruno. Mister Roncari invece ha preferito soffermarsi sull’uscio e fidarsi delle promesse di Bonaiti e Rusconi su una squadra competitiva, composta dai reduci della scorsa stagione più qualche nuovo arrivo.
Per quanto riguarda i giocatori Mignanelli ha preso il biglietto di andata e ritorno da Busto, Sarao tornato a Gozzano, gli altri anche loro si sono soffermati sull’uscio nell’attesa che i pastori li richiudano nel recinto.
Nel frattempo, nel silenzio assoluto, non si capisce ancora chi saranno i pastori della prossima stagione ovvero se la Centobluceleste che, incaricata di gestire l’organizzazione del Lecco, non ha ancora onorato gli stipendi dei giocatori, allenatore e direttore sportivo. Forse anche per questo che qualcuno di loro ha deciso di rimanere così magari ha qualche certezza in più di prendere gli arretrati.
Da chiarire anche la posizione della effettiva proprietà della Calcio Lecco e cioè la famiglia Invernizzi. Di fatto entro il prossimo 30 giugno si dovrà approvare il bilancio 2012 e da qui capire quali sono gli effettivi debiti, decidere si rinnovare la carica di amministratore unico a Paolo Cesana che nel frattempo si sta adoperando per una sua personale campagna acquisti, nominatosi quindi neo direttore sportivo.
Da capire anche la reale consistenza del capitale sociale della Centobluceleste, quanti sono i soci e quanto ha conferito ognuno di essi.
Sta di fatto che cifre alla mano per fare un campionato di alto livello, anche se di Serie Dilettanti, ci vorranno non meno di 500mila euro. Resta da capire se questi denari verranno conferiti dalla Calcio Lecco (leggi Invernizzi) oppure dalla Centobluceleste.
In goni caso dalla padella alla brace perché la Calcio Lecco ha ancora qualche debituccio da pagare (in attesa di sapere la reale consistenza dopo l’approvazione del bilancio), la Centobluceleste deve pagare ancora gli arretrati, insomma non si naviga nell’oro.
La morale è che l’emergenza del luglio agosto 2012 che ha compattato tutti nel fronteggiare l’uragano Calà sembra non essere passata. Certo è che se un anno fa ci si era uniti tutti (tifosi, simpatizzanti, innamorati) per cercare l’ennesima salvezza del Lecco, non ci si aspetti lo stesso atteggiamento anche per la prossima stagione.
La pazienza, il saper aspettare, la calma sono passati. Il tempo per lavorare e cercare di ricostruire il Lecco fanno parte del passato e se qualcuno pensa di ritrovare lo stesso clima compassionevole sbaglia di grosso. Un anno è passato e per il prossimo campionato ci si aspetta di lottare per il primo posto fin dalla prima giornata per risalire nei professionisti.
Non si accettano più frasi del tipo “sarà un anno di transizione”, ci si attende solo una cosa, vincere il campionato per uscire dalla melma della Serie Dilettanti.
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