Ci incontriamo come sempre in piazza della stazione. E’ il nostro appuntamento di tutte le Domeniche quando il Lecco gioca fuori casa. Questa trasferta si và in Piemonte a Borgosesia dove giocheremo contro il Borgomanero che avendo il campo inagibile gioca lì.
Sono le 9 e 30 del mattino di una Domenica uggiosa, nel piazzale cominciano ad arrivare tutti i partecipanti alla trasferta. Persone di tutte le età e di differenti ceti sociali ma tutti accomunati dalla passione per i colori Blucelesti.
Ci sono ragazzi che indossano la maglietta del Lecco,sciarpe con lo stemma dell’aquila, i tifosi di una certa età ostentano meno nell’abbigliamento e, dopo avere preso il classico caffè al bar li vicino, cominciano a sciorinare pronostici e formazioni riguardanti la partita in programma.
Sembrerà un paradosso ma se paragono il numero di tifosi che segue il Lecco in serie “D”, al numero di tifosi al seguito di squadre militanti nel campionato di serie “B” in trasferta,si rimane basiti!
Infatti dalle immagini televisive delle partite di “B” i tifosi ospiti risultano essere poche decine,una sparuta rappresentanza sgranata sugli spalti. Ma anche Domenica a Borgosesia, a fronte di un numero ufficiale di spettatori (500), dobbiamo constatare che 400 di questi erano lecchesi.
Partiti da Lecco con una piccola carovana di auto ci si muove verso il Piemonte.
Gli occupanti delle varie auto sono divisi sui mezzi per somiglianza di idee, gusti e simpatia.
Nell’auto in cui mi trovavo l’argomento della giornata era: perché gli stadi si sono in buona parte svuotati degli spettatori.
Le ragioni di questo fenomeno vengono identificate nella difficoltà di procurarsi i biglietti, (Lega Pro, serie B, serie A), nell’aspetto economico visto il caro biglietto e nelle spese accessorie per seguire le partite (benzina, pedaggi, parcheggi, ristorazione).
Sebbene nella serie D perlomeno il problema acquisto biglietto non è un bailamme burocratico rimane comunque invariata la lista dei costi da sostenere.
Mentre ne discutiamo abbiamo già raggiunto la brumosa Valsesia.
Che postaccio! Lo diciamo sempre in ogni circostanza di qualsiasi posto fosse anche il più bel posto del mondo. Lo si dice per far capire di essere più belli, più forti e per essere più temuti. Ora di pranzo. Nella trattoria scelta sembra un po’ di stare a casa.
Siamo quasi tutti di Lecco! Si scherza tra noi ma soprattutto si mangia e beve in attesa di una agognata vittoria nel pomeriggio.
Scrivendo questo pezzo non mi è mai uscita dalla mente una considerazione: le società di calcio non conoscono i loro tifosi. Non li identificano per quello che veramente sono ma li catalogano per datati stereotipi. Sembrano le società di calcio po’ come i politici che parlano dei cittadini e dei loro problemi senza conoscere ne i cittadini e nemmeno i loro problemi.
Dico questo perché sarebbe bello per una volta vedere dei dirigenti del Lecco interessarsi ai propri sostenitori per comprenderne la passione e il grande amore per questa società.
Probabilmente pretendo troppo, ma da sempre mi chiedo come si faccia a pensare di potere “vendere” uno spettacolo sportivo se come nel caso di specie non si conoscono i propri clienti, cioè i propri tifosi.
Siamo già dentro lo stadio. I più giovani supporters Blucelesti sono tutti nella curva coperta, gli altri tifosi si accomandano in tribuna. Inizia la gara con un pò di apprensione per i nostri colori, ma la mettiamo subito in carreggiata con un bel gol di Capogna. La chiudiamo nel secondo tempo con altre due reti siglate da Mauri e Di Ceglie. Oggi è stato bello! Il Lecco ha vinto!
Sulla strada del ritorno è già buio. Considerazioni tecniche sulla partita appena terminata e altri discorsi sulle traversie societarie che stentano a sistemarsi animano le nostre parole. Un passeggero amico fa il riassunto economico dei costi sostenuti per questa trasferta: benzina, autostrada, pranzo e ingresso stadio, fanno circa 55 euro a persona. Mica male! Aggiunge alla sua disamina: come fanno i maggiori azionisti delle società di calcio a dire di essere gli unici a sobbarcarsi i costi del calcio?
Si dovrebbero ricordare che sono proprietari della maggioranza di azioni in società di capitali anomale perché partecipate da soci tifosi che pur non possedendo azioni sono il vero e principale proprietario di quelle società.
Sono quasi le 19 e 30 e siamo praticamente di ritorno a Lecco. Un’altra trasferta alle spalle. E allora via si parte ON THE ROAD
L’appuntamento è per la prossima in casa,ma già si mettono i piani anche per la trasferta successiva,perché il Lecco è tutto!



















