
Se nel turno dell’Epifania la bella e sudata vittoria con la Varesina aveva restituito speranza al popolo lecchese, visto anche il contemporaneo passo falso del Piacenza, nell’ultima giornata tutto è tornato come prima, come alla fine del 2015: ben 13 punti di distacco dalla vetta. La colpa è esclusivamente del Lecco, che ha pareggiato in maniera sconsiderata col Monza una gara che sembrava messa in cassaforte, gettando tutto all’aria e rischiando addirittura di uscirne a mani vuote, non fosse stato per il gol di Pergreffi in extremis che ha quantomeno fruttato un punto alla formazione di De Paola. Cambi sbagliati, tanti gol falliti, troppi errori: così non va.
È impensabile credere in una rimonta se l’atteggiamento e il rendimento della squadra sono così altalenanti, se in una partita metti l’anima e vai a strappare con le unghie la vittoria, e la domenica dopo invece getti tutto alle ortiche per 5 minuti di follia. Servono costanza, carattere, concentrazione; non a sprazzi, ma in ogni partita, dall’inizio alla fine. Perchè è questo il segreto, nemmeno troppo tale, visto che si sa che son questi gli ingredienti necessari per vincere. Eppure troppo spesso siamo qua, costretti a registrare l’ennesimo passo falso e a ripetere le stesse cose. Il sipario è ancora lontano dal calare su questo campionato, quindi finchè il tempo o la matematica non diranno la loro, non vi è motivo di non crederci sino alla fine. Non si deve sbagliare nulla, davvero più niente, a partire dalla gara di domani con un Sondrio che naviga in acque basse della graduatoria. Sarebbe impensabile lasciare altri punti per strada, anche se il risultato purtroppo non è così scontato. Bisogna sempre aspettare di vedere il verdetto del campo; pronostici e chiacchiere non bastano. La differenza tra le forze in campo è evidente, ma aspettiamo di trovare conferma domenica in campo, e non solo a parole. Pesante assenza per il faro difensivo, se non di tutta la squadra, Pergreffi, squalificato.
