Al tramonto di gennaio, con quindici punti di distacco dalla capolista, è quantomeno molto difficile ipotizzare la Calcio Lecco pronta al salto di categoria dal trampolino principale.
E’ stato detto e scritto spesso, ma a quattro mesi dalla fine del campionato di certo non è ancora tempo di tirare i remi in barca e lasciarsi guidare dalla corrente; Gravina e seconde squadre di Serie A permettendo, infatti, la Lega Pro offrirà un’estate molto calda a tutti coloro che disputeranno i playoff di Serie D, tenendo conto del fatto che il format della terza serie rimarrà quello delle 60 società come previsto dalle norme federali, ignorate per dubbie motivazioni nel 2015.
I blucelesti si trovano ad oggi fissi in seconda piazza insieme allo scomodo Seregno, sempre in preda alle vicissitudini societarie ma sempre “sul pezzo” e agguerrito nei confronti del Lecco.
E’ a dir poco fondamentale mantenere quantomeno la seconda posizione, diventato obiettivo minimo in corso d’opera, per poi tenere le dita incrociate quando le bocce saranno ferme e le discussioni sui tavoli di Firenze si faranno come di consueto molto agguerrite.
Lo scoramento tra i tifosi è papabile, le premesse d’inizio stagione avevano illuso un po’ tutti nel mondo bluceleste, così non c’è da stupirsi se la parola “fallimento” abbia iniziato a serpeggiare da qualche tempo a questa parte: uno dopo l’altro, infatti, sono caduti i migliori propositi e i migliori annunci fatti da via Don Pozzi.
Come detto, c’è però ancora un modo per quantomeno provare a regalar loro un sogno di mezza estate. E in questo caso non c’è Piacenza che tenga.