13 partite e 2 gol con l’Under 23, 2 presenze, 1 gol e 1 assist in Youth League. 1 panchina e 0′ con la Prima Squadra in partite ufficiali. Eppure per Matias Soulé, promettente esterno 18enne della Juventus, è arrivata la prima chiamata da parte del ct Lionel Sebastián Scaloni per far parte della Nazionale maggiore dell’Argentina, cosa che gli permetterà di condividere lo spogliatoio dei vari Messi, Dybala, Di Maria, Correa e via dicendo. Una storia che ricorda un po’ quella del nostrano Nicolò Zaniolo, convocato dal ct Roberto Mancini quando era ancora a secco di minuti tra i grandi e poi fattosi conoscere anche dal grande pubblico. Una convocazione, quella del talento bianconero arrivato in Italia nel gennaio 2020, che si spiega anche considerando quelle di Thiago Almada (Vélez), Santiago Simón (Fiume), Exequiel Zeballos (Boca), Cristian Medina (Boca), Gastón Ávila (Rosario Central) e Federico Gómez Gerth (Fiume), talenti in erba chiamati a ingrossare un gruppo che potrà contare su 34 atleti per le gare di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022.
Prima il Lecco
Del resto le rappresentative nazionali, generalmente quelle giovanili, pescano a piene mani della Juventus U23, generalmente obbligata a chiedere il rinvio della gara che cade in concomitanza con la pausa di Serie A e Serie B: rischia, quindi, Padova-Juventus del 13 novembre, mentre Juventus-Lecco è stata anticipata alle 14.30 anche per concedere qualche ora di agio ai giovani di casa, chiamati a compiere anche delle trasferte transoceaniche. Prima di raggiungere la selección al Centro sportivo Ezeiza, alla periferia della capitale Buenos Aires, Soulé dovrà vedersela con Enrici e Zambataro, o chi per loro, sul campo del “Moccagatta” di Alessandria dopo aver affrontato e perso con il Südtirol in Coppa Italia.