Olginate 200 metri sul livello del mare, Padova 12. Un percorso in discesa, secondo l’orografia, specie seguendo il tracciato autostradale. La trasferta in programma mercoledì sera (h 21), in realtà, per i biancoblu somiglia piuttosto a una montagna da scalare.
La Caffè Agostani arriva al match, scontro diretto in classifica e recupero della 14^ giornata di Serie B, con il covid ancora nelle gambe, poco tempo per allenarsi e la sfida “obbligata” domenica scorsa con Vicenza, che è costata una preventivabile sconfitta e gli infortuni muscolari a Biram Baparapè e Andrea Negri.
L’assenza dei due, e non solo, preoccupa coach Manuel Cilio. «Era il nostro timore alla vigilia della partita con Vicenza e puntualmente questo è avvenuto – commenta amareggiato Cilio – Fra l’altro sono due giocatori dello stesso ruolo (ala, ndr) che ci accorciano ancora le rotazioni fra i lunghi, dove già abbiamo patito la partenza di Okiljevic. La trasferta di mercoledì è una follia, giocheremo in sei, ma la Federazione e Padova ci hanno obbligato. Il rischio ulteriore è per chi giocherà, quindi la preoccupazione è grande. Vogliamo onorare ogni impegno e proveremo a preparare la partita dal punto di vista tattico per affrontarla al meglio, però questo tipo di decisioni ci stanno mettendo in difficoltà».
Si tratta fra l’altro di un match delicato per la lotta salvezza. «Padova è una diretta concorrente in classifica quindi dovremo tirare fuori energie da non so dove, principalmente nervose. Combatteremo con tutte le nostre armi. I giocatori sanno che sarà importante anche la differenza canestri quindi anche il punteggio andrà tenuto d’occhio. Non c’è tempo ma dobbiamo subito reagire».