
Il mercato della Calcio Lecco 1912 non è chiuso. La volontà del diesse Domenico Fracchiolla è quella di completare la rosa con l’arrivo di un’altra punta centrale: la strada percorsa nelle prime settimane dal dirigente portava verso un profilo over, ma le ristrettezze economiche lasciano aperta la porta all’arrivo di un altro giovane. Del resto la volontà del patron Paolo Leonardo Di Nunno è stata chiara: vendere (Masotrianni e Iocolano) per tagliare di netto il monte ingaggi; in linea teorica sarebbe dovuto partire anche Filippo Lora, ma da “partente” il suo status è stato cambiato in “confermato” dopo il grave infortunio occorso allo sfortunato Giorgio Galli. Dopo la difficile sfida interna contro la Triestina, quindi, tutte le attenzioni saranno concentrare sul rush finale del calciomercato: un anno fa fu decisamente scoppiettante, con tante operazioni portate a termine nel giro di poche ore tra cui l’acquisizione a sorpresa di Paulo Azzi, 365 giorni dopo si aspetterà il possibile sbocciare dell’ultimo fiore da cogliere.
Fantasia al potere
Da qualche tempo a Fracchiolla è stato proposto Stanco dell’Imolese, a secco di partite da ottobre, mentre hanno fatto capolino anche i nomi di Piovaccari (Paganese), Rossetti (Campobasso) e Sorrentino (Vibonese); perso Plescia, andato proprio a Vibo Valentia, sempre molto difficile arrivare a completare i ritorni di Sarao e Mangni (Gubbio), sempre con le motivazioni economiche a tenere banco in prima battuta: “Di soldi non ce ne sono” è il motivetto più recitato dalle parti del “Rigamonti-Ceppi” per bocca stessa del patron. Il dirigente, dopo aver preso Italeng anche per tamponare l’emergenza, per chiudere il discorso attaccante dovrà dar fondo alla propria fantasia, trovando il profilo giusto con, molto probabilmente, la formula del prestito. Ecco perché non è da escludere aprioristicamente, tutt’altro, l’arrivo di un altro giovane: in ogni caso sarà un profilo con più esperienza (e gol) rispetto al centravanti camerunese prelevato dal Taranto via Atalanta (11 presenze). Se ne riparlerà tra il fine settimana e l’inizio della prossima: dead line fissata per le ore 20.
