Pomeriggio amaro al “Rigamonti-Ceppi”. La Calcio Lecco 1912 perde con merito con il Piacenza e rompe una serie aperta di sette vittorie consecutive iniziata a metà gennaio. Gli emiliani si aggiudicano giustamente la sfida disputata all’interno di una gran bella cornice di pubblico e conquistano matematicamente la qualificazione ai play off, mentre i blucelesti dovranno sudare ancora parecchio per poter mettere in tasca la quinta posizione in graduatoria. Prestazione, quella odierna, che ha fatto storcere il naso a mister Luciano De Paola, che nella ripresa ha variato moduli e posizioni in campo a ripetizione, ma senza trovare il bandolo della matassa. Pienamente insufficiente, infatti, la prova dei secondi 45′ di gioco, con Marco Pissardo, eccezionale anche sul rigore di Cesarini, bravo a tenere vive le possibilità di rimonte con un paio di ottimi interventi. Ma oggi, per una volta tanto, in via Don Pozzi la magia non è scattata.
Post Lecco-Piacenza, le parole di mister Luciano De Paola
Mister, una ripresa di sofferenza:
«Oggi abbiamo fatto una partita con delle cose mai provate prima, che hanno portato ai due gol. Oggi non salvo nessuno, possiamo fare molto meglio. Siamo quinti e tranquilli, nei momenti di difficoltà bisogna fare i complimenti ai ragazzi: nonostante una prestazione così, abbiamo avuto l’opportunità di andare in vantaggio. Qualcuno ha parlato di presunzione, ma penso sia stata una questione di stanchezza mentale: anche io potevo dare qualcosa di più dalla panchina. Noi dobbiamo portare a casa il quinto posto, non farlo mi farebbe un po’ girare i c…».
Cos’è cambiato tra i due tempi?
«Abbiamo preso due gol bruttissimi, con tanta facilità ed entrando in campo con lo spirito sbagliato. Gli esterni oggi hanno lavorato da quinti e hanno fatto fatica a ripartire. Questa squadra nasce con il 4-4-2 e se avessi avuto Marzorati al 100% l’avrei riproposto. Vediamo di recuperare un po’ di freschezza, magari da Tordini».
Cosa vi siete detti tra le panchine?
«L’arbitro ci ha messo a posto… Loro si lamentavano molto, gli ho detto di non venire qua a comandare, dato che io a Piacenza non vado a farlo».
Dove sono stati gli errori?
«Non ho mai visto sbagliare tanti palloni a Kraja, Lora, Masini al 10′ della ripresa si toccava… La questione è stata psicologica e ci sta. Quando decidi che vuoi comandare la partita, a volte queste cose capitano. Non siamo stati concreti e coesi, ci sta un incidente di percorso contro una squadra buona, che davanti ha giocatori incredibili, Cosenza va piano ed è un animale. Certo, con Petrovic è più facile… Con Italeng è stato diverso? Ha fatto una buona settimana e si è meritato questa opportunità, noi non l’abbiamo aiutato a fare bene».
Non salvi neanche la prova del primo tempo?
«Si, ma abbiamo fatto tanti errori anche lì. Soprattutto sul primo gol abbiamo sbagliato molto con Giudici ed Enrici: troppo leziosi, belli. Normale avere una bella reazione, però quando la partita va così è giusto che si dicano le cose come stanno. Con il Seregno faremo sicuramente una grande prestazione».
Sulla lettura tattica:
«Sono contento di aver recuperato Marzorati, spero di farlo anche con Merli Sala perchè avere i centrali in forma è importante. Purro? Si sta allenando bene, si è meritato di giocare. Nessuno si può lamentare di me, faccio giocare tutti. Se sta bene può giocare, perché spinge di più».
Post Lecco-Piacenza, le parole di Luca Giudici
Luca, grande primo tempo poi una progressiva uscita dalla partita:
«Siamo stati bravi a reagire, cosa che non abbiamo fatto dopo il secondo gol subito. La questione è stata psicologica, pensavamo di rientrare e metterli lì per trovare il vantaggio, invece è successo il contrario e quello ci ha dato la mazzata. Quello che non ci sta è la non reazione».
Ci sono due partite, da vincere:
«Non dev’essere un’ossessione, però. Le ultime partite dicono che ognuna fa storia a sé, lo dicono la gara di oggi e quella di Bolzano. Seregno e Pro Sesto avranno tantissime emozioni per evitare la retrocessione. Dobbiamo stare tranquilli, ma essere un po’ arrabbiati per quanto è capitato oggi».
Il Piacenza è stata tra le migliori viste qua:
«Nello spogliatoio abbiamo detto di aver trovato probabilmente la miglior compagine in casa nostra. Abbiamo sofferto, hanno avuto tante palle gol e questo non fa parte delle nostre abitudini. Hanno qualità, ritmo e organizzazione, cui va aggiunto un po’ di nostro ».
La tua stagione:
«Ci tengo a fare bene questa stagione, sono voluto rimanere a tutti i costi per dimostrare quanto è mancato nelle passate stagioni. Aldilà dei numeri, sono abbastanza soddisfatto ma posso e devo fare meglio durante le ultime partite. Contano gli obiettivi di squadra, soprattutto, e su quello devo focalizzarmi. Al resto penserò a fine stagione».
Perché è mancata la seconda reazione?
«Ci aspettavamo un altro ingresso in campo. Male, psicologicamente siamo andati in difficoltà e il problema è stato quello, niente che c’entri con l’aspetto fisico: stiamo bene, siamo giovani e in campo corriamo».
Post Lecco-Piacenza, le parole di mister Cristiano Scazzola
Mister, una vittoria importante:
«Sono molto contento, oggi abbiamo raggiunto non scontato come quello dei play off, un grande traguardo raggiunto in casa di una squadra che vinceva da sette partite interne di fila. Nonostante un budget limitato la società ci fa lavorare bene, per i play off speriamo di recuperare Rajcevic».
Hai raggiunto tutti gli obiettivi:
«Lo scorso anno abbiamo fatto un miracolo, quest’anno passa tutto per normale ma non è così perchè ci sono 13-14 squadre con un budget più alto rispetto al nostro. Puntiamo su giovani emergenti o giocatori che stanno finendo la carriera e vanno stimolati. Oggi abbiamo trovato una grande squadra e qua ha perso chiunque, nel primo tempo abbiamo sofferto, nella presa abbiamo rischiato poco e niente».
Con un Cesarini sempre così…
«Ma anche Rajcevic, sempre zoppo, Rabbi, Dubickas e tanti altri ancora che spesso sono stati fuori. Il gruppo sta andando oltre ogni aspettativa. Nava e Munari? Nava ha fatto una stagione splendida in Serie D con il Seregno, Munari ha fatto più presenze quest’anno qua che in due anni a Cesena. Le società si vedono da come investono i budget, non solo da quanto ne investono. La Curva, che ci segue sempre, può essere orgogliosa perché ha avuto tante soddisfazioni dato che abbiamo anche vinto con le prime tre della classifica».