Prima l’Atalanta Primavera, poi la Nuova Sondrio (Promozione), infine il Fanfulla (Serie D). Tre partite ravvicinate, 270′ per il Lecco di Tacchinardi a ritmi, intensità e difficoltà diverse, il tutto allo scopo di mettere minuti nelle gambe di tutta la rosa in vista di una partenza della stagione ufficiale slittata anche ufficialmente al 4 settembre. Il caso Campobasso dà una mano, da un certo punto di vista, alle Aquile, che sono in evidente rodaggio e devono ancora essere completate con i tanto decantati due innesti dal mercato: punta e regista, regista e punta, con tanti profili sulla lista e il non facile compito di chiudere per quello giusto, visto che le risorse economiche sono tutt’altro che illimitate e il nuovo girone non lascia particolare margine di errore.
La gara con la giovane e generalmente ostica compagine orobica, fino a poche settimane fa rappresentata anche dal centrocampista Federico Zuccon, potrebbe essere la prima per Doudou Mangni dopo il ritorno all’ombra del Resegone: l’ex “10” ha svolto tutta la preparazione con il Gubbio, scendendo spesso in campo per le amichevoli, di conseguenza la sua condizione fisica è già a un buon livello. Per Tacchinardi il suo slot è quello di seconda punta in alternanza con Scapuzzi e Buso, anche se il secondo è stato impiegato nel ruolo di esterno sinistro del 4-4-2 come avveniva pochi mesi fa sotto la guida di mister Luciano De Paola. Soluzione che, evidentemente, è anche nella testa del nuovo tecnico bluceleste, obbligato a fare di necessità virtù per aumentare il tasso di pericolosità offensiva.