Calcio Lecco 1912 7: la miglior partita dell’anno per distacco. I blucelesti non rischiano quasi niente e potrebbero sbloccarla già nel primo tempo, la fiammata che vale il gol di Mangni spacca in due l’incontro ma era già un crescendo. Interpretazione quasi perfetta.
Melgrati 6,5: deve gestire una sola palla veramente difficile e ribatte nell’unico cono disponibile, poi Serbouti grazia il Lecco ma non era un tap in facile.
Celjak 6,5: Fall qualche grattacapo lo crea, poi esce e lui può vivere un pomeriggio tutto sommato tranquillo.
Battistini 7: rendimento altissimo fino a questo momento. Letteralmente il ministro della difesa bluceleste: gli addii in massa nel reparto l’hanno responsabilizzato e si vede.
Enrici 6: con questo Anastasia, ovvero l’uomo più in palla dei milanesi, è normale dover concedere qualcosina, ma lui rimane bene a galla.
Zambataro 6,5: quando gioca a destra trova la sua comfort zone nella trequarti campo e proprio da lì apparecchia la palla che Eusepi manda fuori di niente.
Girelli 7: partita super, sia in fase di rottura che di costruzione. Manda anche in porta Pinzauti, ma la bandierina cancella il gol dell’apoteosi.
Maldonado 6: stiracchiata, figlia della giocata che, a ridosso del 45′, manda in campo aperto Eusepi. Ma deve crescere e molto.
(dal 1′ st Galli 6,5: aggressivo sui centrocampisti ospiti. Non cantiamo vittoria prima del tempo, ma al terzo indizio possiamo dire che è un giocatore completamente ritrovato).
Lakti 6: incaricato di portare la croce, viene indubbiamente penalizzato dalla prematura ammonizione che ne limita la verve. E con il freno a mano fa notoriamente più fatica.
(dal 1′ st Zuccon 7: il gol di Doudou Mangni nasce dalla sua caparbietà nel voler lottare su pallone che sembrava ormai perso. Altra bella prova).
Giudici 6: il Sangiuliano gioca il raddoppio sistematico su di lui, se non la tripla marcatura, inoltre deve spendere parecchio nell’aiutare Enrici quando c’è da contenere Anastasia.
(dal 42′ st Rossi sv).
Eusepi 7: tre occasioni nel primo tempo, ma la porta sembra essere stregata. Poi Mangni gli apparecchia la tavola in campo aperto e lui la piazza con un tocco delicato: Re Umberto è tornato al gol.
(dal 34′ st Scapuzzi sv).
Mangni 7,5: il gol è la sintesi del suo modo di vedere il calcio. Istinto puro, da “la va o la spacca”. E stavolta è decisamente andata: rete che spacca la partita e contropiede disegnato per mandare in porta Eusepi.
(dal 25′ st Pinzauti 6,5: entra bello cattivo e sfiora due volte il gol prima di trovarlo, ma purtroppo per lui si alza la bandierina del primo assistente che prolunga il digiuno).
All. Luciano Foschi 6,5: ha in mano una squadra con dei valori e questo tutto sommato si sapeva, ma ora più di un giovane ha cambiato passo e si vede. Il tema della cerniera di centrocampo è da sviscerare nei prossimi 180′.
Sangiuliano 5: i milanesi danno l’idea di essere arrivati in riva al Lario con una quantità di fiducia che sfiora la presunzione. I gialloverdi palleggiano, ma con l’uscita di Fall vengono a mancare fiammate e concretezza. Anastasia unico a salvarsi pienamente.
D’Alterio 5,5; Zanon 6, Bruzzone 5,5, Serbouti 5,5 (dal 25′ s.t. Alcibiade 6), Zugaro 5,5 (dal 41′ s.t. Guidetti sv); Fusi 5, Metlika 5,5 (dal 25′ s.t. Queros 5,5), Pedone 6 (dal 41′ s.t. Miracoli sv); Anastasia 6,5, Fall 6 (dal 40′ p.t. De Respinis 5,5), Cogliati 5,5. All. Andrea Ciceri 5,5.
Arbitro sig. Sacchi di Macerata 5,5: era alla prima gara di campionato della sua carriera in questa categoria e l’impatto non è facile. Il match è molto fisico, come previsto, mentre il suo metro non è coerente e questo rischia di fargli scappare la partita di mano.