Messa in archivio la bella prova con il Sangiuliano, il Lecco si mette al lavoro in vista della sfida di Novara. Detto che gli ultimi precedenti da quelle parti parlano chiaro (3-0 nel 2009, 3-0 nel 2019 e 3-0 pure nel 2021), il settimo turno di campionato ha messo molto più vicine le due compagini in classifica. Graduatoria che chiaramente si deve ancora sgranare, tenuto conto dei soli undici punti che separano il Pordenone primo dal Piacenza ultimo quando non siamo nemmeno arrivati alla metà del girone d’andata: ci arriveremo in occasione di Arzignano-Lecco, match che chiuderà la prossima settimana di fuoco. Più che altro l’ultimo turno ci ha segnato una cosa molto semplice: come previsto a inizio anno nessuno sta facendo sconti e tutte le grandi possono cadere, fuori e pure in casa. Il girone A sicuramente è già oggi di alto livello, mentre di solito la crescita generale si vedeva nel corso della seconda metà della stagione, cosa tipica per un raggruppamento che storicamente è votato all’utilizzo in massa dei giovani di serie.
In vista di Novara mister Luciano Foschi ha delle questioni da risolvere in maniera netta: detto che il reparto difensivo non si tocca e che la coppia Mangni–Eusepi ha dimostrato di poter funzionare alla grande, a centrocampo le recenti prestazioni di Zuccon, Girelli e Galli non possono e non sono passate inosservate ai più. Mettiamoci anche che Sangalli ha giocato con personalità, segnando e sbagliando, con la Juventus Next Gen e che Ilari dev’essere impiegato per vedere cosa può fare in questo 3-5-2 che sta funzionando: il tecnico di Albano Laziale ha nella cerniera, dato che le fasce sono territorio di Giudici e Zambataro, il reparto con più giocatori che possono giocarsi la maglia da titolare. A Novara non ci sarà la comfort zone del “Rigamonti-Ceppi” a rendere più facile la tenuta emotiva, ma è anche vero che il Lecco è nella posizione di potersela andare a giocare in Piemonte senza particolari ansie, mentre gli azzurri saranno chiamati a una partita di alto livello per rispondere alla sconfitta patita domenica a Zanica con l’Albinoleffe (3-1), dolorosa per i momenti agli antipodi che caratterizzavano l’avvicinamento alla sfida delle due compagini. Ma del resto, quest’anno più che mai, tutti possono perdere con tutti.