Il calcio corre anche sui binari delle telenovele. Considerato che quella di Buso a Lecco si è risolta nel giro di un paio di settimane, quella più lunga rimane decisamente la fiction legata al possibile ritorno in bluceleste di Artur Ionita. Premessa: il centrocampista sta bene, con la sua Moldavia ha brillato contro Malta nella prima giornata di Nations League (2-0) con 75′ messi nelle gambe e un’ottima prova globale. Il 30 agosto ha risolto il proprio contratto con il Pisa ed è letteralmente libero di accasarsi dove meglio crede: per il 34enne si è mosso con decisione il Trapani, così come si è letto di tante offerte arrivate dall’estero; il Lecco la sua mossa l’ha fatta da tempo, mettendo sul tavolo quella che ritiene la sua proposta migliore – ancora valida – per arrivare a mettere nuovamente sotto contratto il classe 1990. In queste settimane ne abbiamo lette e sentite di ogni genere: accordi imminenti, posizione solo da formalizzare e via dicendo. Proposta a parte, la certezza è che il moldavo ha messo radici nel nostro territorio e si è saltuariamente allenato al “Rigamonti-Ceppi”, intanto il campionato è iniziato e la squadra di Baldini ha messo in mostra parte di pregi e difetti.
Ionita no, Ionita sì, ma è un gioco di squadra
Tra i difetti figura anche la difficoltà nel costruire con la palla tra i piedi: tre gol fatti, un autogol e due situazioni nate da palle da fermo. Sicuramente la condizione non aiuta, ma spicca l’assenza di un elemento che sappia gestire tempi e ritmi della squadra – senza andar su nomi roboanti, il calolziese Rada del Trento l’ha fatto in maniera ottima a Padova -, fattore che volendo si può legare al modulo ma è quasi sempre legato a caratteristiche e interpretazione dei singoli. Galli sta limitandosi a fare da schermo davanti alla difesa, non è un caso che con Ilari nella posizione di regista la manovra sia diventata più fluida fino all’uscita dello stesso per infortunio. Condizioni da valutare per entrambi in vista del posticipo di Novara e altra avvisaglia verso una rosa corta in tema di centrocampisti over. Di sicuro inserire Ionita in rosa alzerebbe e non di poco il tasso qualitativo e le possibilità di andare a rete con un centrocampista, ma il calcio rimane un gioco di squadra e solo un aumento del livello generale può dare al Lecco la possibilità di essere maggiormente convincente. Ben vengano i cinque punti fatti finora, ma le potenzialità per far molto meglio ci sono tutte: il 2022/2023 ce l’ha insegnato eccome.