Partita splendida al “Città di Meda”. Tante giocate individuali spaccano il match brianzolo tra Renate e Lecco: alla fine il tabellino dice, come all’andata, 2-3; allora fu Galuppini a prendersi la scena con una tripletta, oggi è Ganz a fare altrettanto con una doppietta. Classe ’93 al potere. In mezzo ci sono tante belle giocate da ambo le parti, tra le quali il tiro da fuori di Kraja per il momentaneo 0-2. Mister Luciano De Paola può incassare l’ennesimo successo della sua gestione, che già prima del pomeriggio odierno valeva il terzo rendimento del girone di ritorno. I blucelesti, invece, tornano a vincere in campionato dal 2003 in avanti; era Eccellenza, altro mondo e altro calcio a 360′.
Post Renate-Lecco, le parole di mister Luciano De Paola
«Oggi siamo una macchina perfetta. Oggi abbiamo giocato contro una squadra costata dieci volte la nostra, noi siamo banditi e fratelli. Oggi Ganz mi ha giocato molto papà Maurizio».
Mister, l’unico pelo nell’uovo è nel non averla chiusa:
«Siamo stati cinici e polli, soprattutto sul secondo gol. A noi piace tenere le partite in bilico, così anche voi avete da scrivere. A parte questo, siamo molto contenti perché abbiamo vinto qui dopo una vita, riscattando i gol presi nella partita d’andata. I tifosi ci tenevano, il connubio tra noi e loro è incredibile; vorremmo duemila persone allo stadio perchè la squadra se lo merita, sta dimostrando di essere».
Una partita di quelle ti piace?
«Oggi ho letto un’intervista di Zoff, al quale hanno chiesto della poca carriera da allenatore; a lui interessavano i risultati e io penso di essere un allenatore così, a cui interessa vincere attraverso il sacrificio e il lavoro. Far diventare due esterni d’attacco due centrocampisti non è facile; è tutto merito dell’applicazione dei ragazzi».
Su Vasic:
«Ci siamo messi a tre in mezzo, sono usciti tre giocatori che avevano dato tutto. Lui è un giocatore fuori categoria, ho allenato Hamsik, Santacroce, Caracciolo e Stankevicius a Brescia e posso dire che avrà un grande futuro in altre categorie».
L’orchestra non stecca anche se cambiano gli interpreti:
«Abbiamo cambiato tanto e oggi mancava pure Giudici, per me il più forte della squadra. La cosa bella è che nessuno fa rimpiangere chi esce: vuol dire che c’è grande voglia di fare bene da parte di tutti i componenti della rosa».
Su Kraja:
«Nel primo tempo ha fatto molto bene, mi ricorda Paulo Sousa dei vecchi tempi perchè gioca sempre in verticale e ha grande corsa. Se dico Kraja, devo dire anche Masini e Ganz; non posso fare nomi, non paga».
Obiettivi da raggiungere?
«Per essere protagonisti bisogna sempre vincere, se non fai risultati ci si dimentica in fretta di quanto fatto prima. Arriviamo ai play off e cerchiamo di diventare la mina vagante».
Post Renate-Lecco, le parole di Simone Andrea Ganz
«Ho fatto una grande prestazione davanti ai miei famigliari e mi fa
Simone, un po’ ti rode per la Giana…
«Un po’ si, com’è logico che sia. Questa squadra sta dimostrando tanto grazie al mister e al lavoro. Sono contento, si lotta su ogni palla».
Non vi siete mai spaventati:
«Sapevamo che squadra fosse il Renate, l’abbiamo preparata sfruttando le loro lacune. Attaccavano in tanti e siamo risuciti a ripartire nel modo giusto, se ad ogni tiro fai gol…».
La squadra è veramente forte:
«Sicuramente ha consapevolezza nei propri mezzi, bisogna ripartire delle difficoltà avute tra ottobre e novembre. Bisogna riconfermarsi, sempre».
Partita anche nervosa, non sono mancate le provocazioni:
«Sinceramente non l’ho visto, sicuramente la partita è stata maschia ed è bello anche per questo».
Hai sfiorato la tripletta:
«Purtroppo la palla era alta e ho cercato di schiacciarla, sinceramente mi dispiace perchè mi sarebbe piaciuto fare una tripletta con la maglia del Lecco. Ma va bene, spero di fare tanti gol da qui alla fine».
La differenza tra le due gestioni:
«Come ho già detto, con De Paola siamo coperti e con Zironelli facevamo spesso pressing uno contro uno. Ora gioco? Si, ma sinceramente non m’interessa parlare del passato, fare ricrede gli scettici è la cosa migliore».
Sulla classifica cannonieri:
«Certo, mi piacerebbe».
Il presidente si è complimentato:
«Oggi si, è entrato nello spogliatoio e mi ha fatto i complimenti. Sapete com’è, imprevedibile, va bene così perchè conosco il mio valore».
I consigli di papà ci sono?
«Viene a vedere le partite e basta, qualche dritta me la dà sin da quando ero piccolo».
Post Renate-Lecco, le parole di Erdis Kraja
Erdis, un gran gol che ha spezzato la catena di Ganz:
«Sono contento, è il terzo stagionale ma va in secondo piano. La vittoria è stata bellissima per la prova della squadra»
Uno schema preparato:
«Si, ma io dovevo metterla sul secondo piano inizalmente. Ho sperato che il potere fosse impreparato ed è andata bene».
Molta gente ti sta guardando:
«La squadra e il gruppo mi aiutano a tenere i piedi per terra. personalmente guardo il mio percorso, se le cose vanno bene tanto meglio, se non vanno bene analizzo e lavoro. Con Masini? Mi trovo bene, stiamo creando un gruppo fantastico e questo è quello che conta».
Creata una bella mentalità:
«Esatto, non c’è il problema di avere qualcuno svogliato».
Il mister vi tiene sulla corda:
«Apprezzo il tuo tenerci sempre sul pezzo. Giusto che il gruppo venga gestito così, lui è il dodicesimo».
In mezzo al campo:
«Titoolari non ce ne sono, fondamentalmente ruotano tutti. Il gruppo è fondamentale anche per questo, c’è un bel connubio tra giovani e vecchi».
Come ti torvi meglio?
«Mi trovo meglio a gestire la palla, ma anche come finalizzatore».
Post Renate-Lecco, le parole di mister Roberto Cevoli
Mister, sconfitta in una partita tanto sentita:
«Quando perdi non puoi essere soddisfatto, oggi ci abbiamo perso del nostro per perdere questa partita e ci dobbiamo assumere le nostre responsabilità. La partita non l’abbiamo fatta male, proponendo quanto provato in settimana; purtroppo abbiamo preso 3-4 ripartenze evitabili e la partita si è incanalata in un binario difficile da cambiare. A dire il vero ci eravamo anche riusciti accorciando le distanze, ma non contenti abbiamo preso l’1-3 da una nostra rimessa laterale; nonostante quello l’abbiamo rimessa in piedi, non riuscendo a pareggiarla e il Lecco ha meritato di vincerla».
Sui gol contestati:
«Non le ho viste e m’interessa poco, sono stato a parlare sino ad ora con i ragazzi e di alibi non ne voglio. Abbiamo fatto errori molto evitabili e dobbiamo riproporre delle cose buone fatte anche oggi».
Forse era più adatto Possenti per questa partita. Quanto manca?
«Hai detto tutto, ma dobbiamo fare con quelli che ci sono oggi, validi e di esperienza. Bisogna ragionare anche da squadra: il terzo gol, ripeto, lo prendiamo da una rimessa laterale davanti alla mia panchina; va bene la foga di recuperare, ma le partite durano 90’».
Percepisci un po’ di sazietà nel gruppo?
«No, assolutamente. È chiaro che dopo, forse, è il contrario: fino a un certo momento non avevamo nulla da perdere, ma oggi dobbiamo rimanere lì a mantenere la posizione e questo diventa un pensiero; quando ci sono, perdi qualcosa. Serve ».
Partite decise dai giocatori di qualità:
«Oggi, a differenza dell’andata, il Lecco ha fatto una partita diversa, aspettandoci e ripartendo. Ci hanno messo in difficoltà. Davanti Ganz è in un momento di forma straordinario, sta trasformando tutto in oro e anche oggi l’ha fatto. Le partite sono state diverse».
De Paola ha detto che l’avete messa sulla rissa:
«Non sono qua per giudicare nessuno, faccio fatica con me stesso. Se l’ha vista così avrà i suoi motivi, so che noi cerchiamo di giocare ma a volte le partite coinvolgono e trasportano».
Complessivamente una bella partita:
«Si, si. Molto combattuta e molto maschia in certi frangenti. L’unica cosa che mi rammarica sono le perdite di tempo ed è un peccato; il discorso è generalizzato, non riguarda tanto oggi. Mi piacerebbe se si giocasse di più a calcio, gli arbitri a volte permettono di perdere più tempo».
