Di storie partite da Lecco e finite in Serie A ce ne sono tante. Tra questa figura anche quella di Cesare Natali, roccioso difensore centrale che in massima serie ha giocato per una vita: dal 2001 al 2015, per la precisione, quattordici anni spesi anche tra Champions League e Nazionale Under 21, con tanto di medaglia di bronzo conquistata agli Europei di Svizzera 2002. Difensore con un discreto senso del gol, che gli permise di bagnare anche la sua prima stagione tra i professionisti, disputata proprio all’ombra del Resegone: qualche volta venne impiegato anche da terzino da mister Adriano Cadregari prima e Giampaolo Rossi poi, ma era al centro del reparto quando il Lecco riuscì a espugnare l’“Euganeo” di Padova, conquistando una salvezza che pareva una chimera. Rientrato all’Atalanta, avviò pian piano la carriera nelle serie superiori, conclusa solo pochi anni fa, ma molto forte è rimasto il legame con “Lele” Ratti, vera e propria leggenda bluceleste che gli aprì le porte del “Rigamonti-Ceppi” a inizio giugno 2013, quando il difensore, allora sotto contratto con il Bologna, stava recuperando da un grave infortunio al ginocchio e fece capolino anche tra i festanti partecipanti del “Summer Camp”, prestandosi alla loro intervista tra una seduta di allenamento e l’altra.
Cesare Natali: la carriera
