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La Pro Vercelli nel mirino della Figc per le plusvalenze: maxi multa per i piemontesi

Alle bianche casacche è contestata l’operazione milionaria che ha portato Davide De Marino a vestire la maglia bianconera. Strada inversa per Giulio Parodi, mai sceso in campo con la nuova squadra

Luca Giudici con De Marino BONACINA/LCN SPORT
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Tempo di lettura 4 minuti

Mattinata importante per il calcio italiano, anche di Serie C. Alle 11 di martedì ha il preso il via, a Roma presso il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica, il processo sportivo sulle plusvalenze che vede coinvolti 11 club, Pro Vercelli compresa, e 61 persone tra dirigenti e amministratori. L’inchiesta riguarda 62 operazioni (di cui solo 42 della Juventus) in tre stagioni (2018-19, 2019-20 e 2020-21). Ai club è contestata la comunicazione parziale o mendace in materia gestionale ed economica, che come pena comporta un’ammenda con diffida. Ai piemontesi, che con il Lecco hanno una battaglia aperta per il quinto posto, è contestato lo scambio, avvenuto nel gennaio 2021, tra Giulio Parodi, pagato 1,3 milioni di euro alla Juventus ma infortunatosi gravemente solo dopo quattro partite con le bianche casacche, e l’ex Davide De Marino, oggi al Pisa in prestito, acquistato dai bianconeri per 1,5 milioni di euro.

Pro Vercelli-Juventus: multa per l’operazione Parodi-De Marino

Al termine della sua requisitoria, il Procuratore Federale Giuseppe Chiné ha chiesto varie sanzioni e inibizioni:

Pro Vercelli: 23.000 euro di ammenda oltre a 9 mesi di inibizione per Franco Smerieri, 9 mesi e 20 giorni per Anita Angiolini e 9 mesi per Paolo Pinciroli.
Juventus: 800.000 euro di ammenda oltre a 12 mesi d’inibizione per il presidente Andrea Agnelli, 16 per Fabio Paratici (ex ds), 8 per Pavel Nedved (vice presidente) e Maurizio Arrivabene (Chief Executive Officer).
Napoli: ammenda di 329.000 euro oltre a 11 mesi e 5 giorni di inibizione per il presidente Aurelio De Laurentiis, 6 mesi e 10 giorni per la moglie Jacquelin (vice presidente), il figlio Edoardo (vice presidente) e la figlia Valentina e 9 mesi e 15 giorni per Andrea Chiavelli (amministratore delegato).
Genoa: 320.000 euro di ammenda oltre a 6 mesi e 10 giorni di inibizione per Enrico Preziosi e Giovanni Blondet, 10 mesi e 15 giorni per Alessandro Zarbano, 6 mesi e 10 giorni per Diodato Abagnara.
Sampdoria: 195.000 euro di ammenda oltre a 12 mesi di inibizione per Massimo Ferrero, 8 mesi e 20 giorni per Massimo Tenca, 7 mesi per Antonio Romei, 8 mesi per Paolo Repetto, Gianluca Tognozzi, Giovanni Invernizzi, Paolo Fiorentino, 6 mesi e 20 giorni per Giuseppe Profiti, Enrico Castanini, Gianluca Vidal, Adolfo Praga.
Empoli: 42.000 euro di ammenda oltre a 11 mesi e 15 giorni di inibizione per Fabrizio Corsi, 11 mesi e 25 giorni per Francesco Ghelfi, 7 mesi e 20 giorni per Rebecca Corsi, 6 mesi e 10 giorni per Pietro Zaccari.
Pisa: 90.000 euro di ammenda oltre a 7 mesi e 10 giorni di inibizione per Giovanni Corrado, 10 mesi per Giuseppe Corrado, 6 mesi e 20 giorni per Raffaella Viscardi, 6 mesi e 10 giorni per Julie Michelle Harper, Alexander Knaster, Marco Lippi, 6 mesi per Mirco Paletti, Giovanni Polvani, Stuart Grant Thompson, Stephen Gaucci.
Parma: 338.000 euro di ammenda oltre a 14 mesi e 5 giorni di inibizione per Luca Carra, 6 mesi e 20 giorni per Marco Ferrari, 10 mesi e 15 giorni per Pietro Pizzarotti, 7 mesi e 10 giorni per Giacomo Malmesi, 6 mesi e 10 giorni per Paolo Piva e 6 mesi e 20 giorni per Marco Tarantino.
Chievo: 3.000 euro di ammenda oltre a 10 mesi di inibizione per Giuseppe Campedelli e 10 mesi e 5 giorni per Luca Campedelli.
Pescara: 125.000 euro di ammenda oltre a 12 mesi e 20 giorni di inibizione per Daniele Sebastiani, 7 mesi e 20 giorni per Gabriele Bankowski e 8 mesi per Roberto Druda.
Novara: ammenda di 8.000 euro. Stralciate le posizioni di Orlando Urbano e Maurizio Rullo

Il processo proseguirà giovedì e venerdì, con le sentenze che sono attese subito dopo Pasqua. I tempi sono particolarmente veloci, anche grazie al nuovo Codice di giustizia sportiva varato dalla Federcalcio: dopo il primo grado, la sentenza della Corte sportiva d’appello è attesa già per metà maggio o comunque prima della fine della stagione agonistica, per poi attendere l’ultimo grado sportivo, davanti al Collegio di garanzia presso il Coni.

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