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C3, BluCeleste in profondità

Tot&ograve, il Principe De Curtis non &egrave mai morto!

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Tempo di lettura 4 minuti

Vi chiederete cosa c’entra adesso Totò? C’entra, eccome se c’entra! Sarà sicuramente capitato ad ognuno si noi almeno una volta di avere visto quel film appunto interpretato dal grandissimo Totò, in cui il principe De Curtis ( in arte Totò ) cerca di vendere ad un ingenuo milionario americano la fontana di Trevi. Erano anni di film in bianco e nero, di paccari romanzati e di truffatori reali.
Sembra tutto così lontano da noi, è passata una vita, tutto è cambiato. Invece no! Fuori dal set cinematografico sul palcoscenico della vita assistiamo a vicende surreali.
Prendiamo in considerazione le cronache calcistiche di questi ultimi giorni : nell’editoriale della scorsa settimana raccontavamo della farsesca trattativa per la vendita del Brescia Calcio ad un gruppo finanziario “Russo” rappresentato in Italia da tale sig. Manenti. Ebbene, ad oggi dei 40 Mln. di Euro necessari per chiudere l’operazione, il Presidente del Brescia Corioni, che li dovrebbe ricevere, non ha visto un solo centesimo. Le scuse sono le più disparate: problemi legati all’arrivo dei soldi dalla Russia, banche che hanno sbagliato ad accreditare la somma dovuta, ritardo nei documenti che obbligatoriamente devono essere presentati, insomma una buffonata, un tarocco!!
Salendo più in alto nella scala gerarchica delle vendite di fontane e monumenti nazionali,che dire della trattativa che ha tenuto banco nelle cronache sportive di questa settimana,e cioè lo scambio con conguaglio Guarin-Vucinic. Un altro cinema: armadietti svuotati dai due giocatori, visite mediche effettuate, tifosi arrabbiati, altri tifosi esultanti, manager sicuri del fatto loro, presidenti che intervengono, SMS, mail, un rebelotto !! Risultato: tutto firmato, contratti e quant’altro e alla fine figuraccia per tutti gli interpreti, non se ne fa più nulla. Altro tarocco, altra buffonata.
Rispetto ai due casi che abbiamo menzionato che hanno avuto risonanza nazionale, quello che in questi giorni è capitato a Lecco con la chiusura della trattativa per la cessione al Gruppo Ferrrara della società Bluceleste potrebbe apparire una cosa di poco conto. Così non è !!
Si chiedono i tifosi e gli sportivi lecchesi tutti come si possa condurre una trattativa per la cessione di una società sportiva in maniera così farraginosa ed ingenua.
Forse si fossero prese le dovute informazioni sulla consistenza dell’acquirente, non sarebbero proseguite trattative con probabilità di riuscita finale positiva vicina allo zero.
Avevamo già dovuto sopportare l’epopea estiva del 2012 di J.Cala, con tutti i guasti e le vergogne del caso. Anche allora la volontà della proprietà e maggiore azionista Invenizzi era quella di cedere velocemente un “fardello”calcistico per cui non c’era nessun interesse e nemmeno passione.
Mancanza di interesse e passione che la proprietà Invernizzi ha ribadito in una intervista a LCN, per voce di Mario Invernizzi, non più tardi di ieri.
Il Lecco non interessa al maggior azionista, che dichiara esserci un AD che firma e risponde, ed inoltre che il contingente attuale debba ritornare ad essere surrogato dalla Cento Bluceleste essendo svanita la soluzione Ferrara.
Se diamo credito all’ombroso Amministratore Paolo Cesana, i suoi tratti, dopo la dichiarazione di ieri della proprietà, sembrano quelli della vittima sacrificale.
Mentre il mai citato Antonio Rusconi, Presidente della Cento Bluceleste, sarebbe la realtà che svanito Ferrara subentrerà nella gestione economica contingente sino alla fine del campionato.
La città è sgomenta!! La gente, i tifosi, chiunque guarda quel che sta avvenendo con incredulità. Sgomento e incredulità che riguardano anche la figura di Salvatore Ferrara. Non si fanno trattative per acquisti senza avere i mezzi necessari. C’è una foto che ritrae Salvatore Ferrara alla sua prima conferenza stampa,aveva appena sottoscritto il preliminare di acquisto per la Calcio Lecco.
La foto lo ritrae seduto ad una scrivania in giacca sportiva principe di Galles,camicia senza cravatta, orologio d’oro e sul tavolo davanti a lui penna e taccuino per appunti. Ecco, su quel taccuino, lo si vede chiaramente anche nella foto, non c’era scritto nulla.
Nessun appunto, nessuna nota, nessun progetto, il nulla.
La trattativa lunga 6/7 mesi portata avanti da Ferrara con la proprietà del Lecco, è tutta riassunta in quel taccuino con tutte le pagine bianche. Pagine bianche, vuote, come vuota è tutta questa vicenda.
Ma direte voi : Totò ?? Che ci azzecca ?? Beh, nonostante siano passati più di 50 anni da quando il film di Totò con il tentativo di vendita della fontana di Trevi fu realizzato, gli scenari non sono molto cambiati (almeno a Lecco).
Quotazioni al NASDAQ, commercialisti, avvocati, allenatori americani, consulenti calcistici, faccendieri, insomma tutto un caravanserraglio da fare invidia alla trama del film di Totò.
La differenza sostanziale tra quello che sta accadendo a Lecco nella realtà e la fantasia del film con Totò è una sola: Totò era divertente, mentre quello che sta capitando alla Calcio Lecco è deprimente, disarmante e vergognoso!!
Ci aspettiamo solo una cosa : che venga restituita dignità ad una vicenda che ha i contorni della meschinità.

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