
Quella di domenica 3 marzo è stata l’ennesima domenica sconsigliata a chi ama la Calcio Lecco 1912. Se uno avesse scelto d’isolarsi dal mondo per tutta la giornata, una volta ricollegatosi si troverebbe con la stessa situazione del pre Sudtirol, stringi stringi, ma con una quantità di ribaltoni da far spavento. Oggi, lunedì 4, risoluzione il contratto il diesse Domenico Fracchiolla – secondo giro dopo quello del 2021 -, mentre mister Alfredo Aglietti proseguirà la propria avventura dopo essere stato esonerato e richiamato in via ufficiosa, con tanto di arrivo di mister Luciano Foschi in città per quella che si è rivelata essere una semplice – e comprensibilmente amara sul fronte professionale – gita sul lago terminata domenica sera. Dinamiche ed evoluzioni che non possono piacere ai tifosi, ancora una volta parte lesa di un sistema comunicativo e gestionale che non funziona dalla testa in giù, con la differenza che siamo in Serie B e «l’Italia sa che il nostro Lecco in prima pagina sarà», ma per motivi tutt’altro che nobili.
Detto ciò, nella mattinata odierna dipendenti, staff e giocatori – in arrivo allo stadio intorno alle 9.30 per la seduta d’allenamento – sono stati accolti da uno striscione affisso nella notte dai tifosi all’esterno del “Rigamonti-Ceppi”: «Una società senza rispetto e competenza, ora abbiamo perso la pazienza», firmato dal gruppo ultras UnoNoveUnoDue. Tira sempre aria pesante all’ombra del Resegone.
