
A cinque turni dalla conclusione della stagione regolare, non resta che guardare il calendario. Le speranze del Basket Lecco di agguantare i play-off in serie B passano tutte dal duello a distanza con la Pienne Pordenone, che in classifica precede di due punti i blucelesti, 26 a 24 (con il vantaggio dello scontro diretto).
Per accedere alla postseason, la squadra di Massimo Meneguzzo deve arrivare davanti ai friulani: ha dunque bisogno di due vittorie in più. A rendere ancora più complicata la missione è il turno di riposo che il Lecco dovrà scontare alla 29^ giornata. Restano solo quattro incontri a Mascherpa e compagni per centrare il bersaglio grosso, contro i cinque del Pordenone. Ecco perché tutti guardano alla voce “avversarie” per capire se i friulani possano inciampare su almeno tre ostacoli, confidando in un perfetto finale di stagione bluceleste.
Il Lecco, dopo la splendida affermazione su Urania Milano, torna in campo domenica ad Arzignano, attualmente penultima con 6 punti; avrà poi Desio in casa (12 pt) e chiuderà con due match casalinghi contro quinta e quarta del girone, Orzinuovi e Montichiari. Due impegni notevoli ma all’andata i blucelesti furono capace di battere Montichiari.
Ipotizzando un poker di vittorie (e sarebbe un capolavoro), il Lecco salirebbe a quota 32. Significa che Pordenone dovrebbe fermarsi a 30, cioè vincerne due e perderne tre. Le avversarie sono quasi tutte dure: Lugo (fuori casa), la capolista Cento, Desio (fuori), Orzinuovi (fuori) e Urania. Credere a un crollo simile della Pienne è improbabile. Sperare, però, non costa nulla e il Lecco ammirato tutto l’anno alimenta i sogni.
«Anche se dovessimo vincerle tutte e quattro sarebbe comunque difficile – commenta il presidente Antonio Tallarita – Pordenone ha beneficiato della prestazione sottotono di Bologna e ha preso due punti fondamentali nella corsa. Contro di noi, invece, la Fortitudo ha disputato la partita dell’anno. Comunque non vogliamo mollare, ci crederemo sino alla fine. Ho detto ai ragazzi di fare il proprio dovere vincendole tutte, poi tireremo le somme e se i friulani saranno stati più bravi applaudiremo».
