
Di Lecco-Pro Patria deve rimanere solo la rabbia, trasformata in cattiveria agonistica.
Quattro giorni di veleno, accuse e decisioni della Giustizia Sportiva dovranno, per un bene superiore, essere accantonate nel, quantomeno temporaneo, dimenticatoio. Al “Voltini” la Calcio Lecco troverà un avversario, il Crema, che ha ridimensionato rosa e ambizioni; che, tra l’altro, ha cambiato un allenatore (dal dimissionario Porrini all’ex bluceleste Lucchetti) e potrebbe ora chiamare sulla panchina Tacchinardi, come da ultime indiscrezioni di sprintesport.it; che, soprattutto, vive uno status di caos totale.
Le ripetute sconfitte (mercoledì il Levico ha passeggiato nel cremasco, vincendo 0-4) e le voci di scricchiolii interni si susseguono da mesi. Queste le parole del presidente Enrico Zucchi al termine della pesante debacle con i trentini: “I giocatori stanno dimostrando assenza di agonismo e di senso di appartenenza. A me non sta bene. E non sta bene al consiglio di amministrazione. Chi non è disposto a dare il massimo per la maglia nerobianca è libero di andarsene fin da subito. Noi manteniamo sempre i nostri impegni ma in cambio pretendo impegno e serietà.”
Il Lecco scenderà nella “bassa” senza quattro titolarissimi come Bertani, Merli Sala, Cavalli e Moleri. Non il massimo della vita, certo, ma poter contare su elementi come Scaglione, Draghetti, Rabbeni, Roselli e Corteggiano (salvo mancato recupero), per fare qualche nome, mette, ancora una volta, in mostra una rosa talmente ricca da lasciar dormire, a Delpiano e tifosi, sonni decisamente tranquilli.
“The Show must go on”, il Lecco ha tutto per tornare a vincere sin da subito.
