Lecco è una piazza poco equilibrata. Il presidente Paolo Di Nunno, pure.
Non ce ne voglia il numero uno della società di via Don Pozzi, ma passare da «i giocatori sono liberi di andare via» all’acquisto di Petrilli conferma quanto detto nell’attacco di questo pezzo. «Lui è così, appassionato, a volte dice cose di cui poi si pente. E’ trascinante per la passione che ci mette, con lui ho un grande rapporto, diretto e sincero»: è la fotografia che mister Alessio Tacchinardi ci regala di Di Nunno, che nel giro di una sola partita ha cambiato idea sulle necessità della sua squadra. Una squadra che dovrà passare dal velodromo “Battaglia” di Busto Garolfo per continuare a nutrire residue speranze di play-off, un’eventualità tornata di moda nella testa dei blucelesti.
«Domenica voglio rivedere l’atteggiamento che questa squadra ha messo in campo contro lo Scanzorosciate – dichiara Tacchinardi a Lecco Channel News -. Quella era una squadra che aveva un’anima, uno spirito di vincere e giocare a calcio. La partita di Busto sarà delicata, ricordiamoci che poco fa ha battuto il Pontisola in casa dandogli quattro gol, non paglia. La squadra è di qualità, spicca Santonocito, vero, ma non è l’unico elemento da tenere d’occhio. Oggi come oggi il Lecco è felice, ha ritrovato autostima ed è pronto per affrontare la battaglia.»
Il fatto di aver scelto una squadra giovane gli consentirà di replicare le scelte fatte contro i bergamaschi: «Nella mia testa ho già in mente la formazione da schierare in campo, dovrò valutare soprattutto il recupero fisico dei giocatori. Giovedì ho visto un’ottima prestazione con la Juniores da parte di chi non ha giocato mercoledì. Cavalli?0 E’ un giocatore importate per questa squadra, ben centrato sull’obiettivo. A Ciserano abbiamo giocato con la linea difensiva a cinque, ma non ero felice di farlo, è stata una necessità. Voglio una squadra offensiva, con un pacchetto difensivo che sia anche aggressivo. Grossomodo terrò in campo chi ha giocato mercoledì.»
Come detto, il mercato gli da donato il non indifferente innesto di Nicola Petrilli: «E’ un giocatore diverso rispetto a quelli che abbiamo già in rosa, deve solo trovare la condizione. E’ forte, ha grande qualità, serve assist e trova la porta. Petrilli è un regalo, una cosa in più in una squadra già buona. Quando rientrerà Bertani avremo un potenziale offensivo che non so chi possa vantare. Ci sono ancora punti pesanti in palio, noi dobbiamo rimanere attaccati al carro delle prime cinque squadre della classifica e non sbagliare più.»
