Il tecnico commenta la sconfitta del suo Lecco sul campo di Urania: «Non ci siamo disuniti nel momento di difficoltà, ci è mancato qualcosa ma cresciamo»
Può una sconfitta offrire indicazioni positive? Sì, se perdi sul campo di una corazzata costruita per dominare un campionato e fino all’ultimo respiro hai la possibilità di riagguantare un match che rischiavi di aver perso dopo due quarti.
Il Basket Lecco lotta ma cede a Urania
Coach Antonio Paternoster ne è conscio e, mercoledì sera nel post-partita di Milano, rilegge in chiave incoraggiante quanto fatto dal suo Basket Lecco al cospetto di Urania.
«È chiaro che quando si perde non si può mai essere contenti – commenta Paternoster – però io credo che usciamo a testa altissima da questo match. Abbiamo messo in difficoltà una formazione molto forte nonostante qualche problema fisico, mi riferisco a Caceres che aveva ancora qualche linea di febbre e al problema patito da Brunetti durante la gara. Abbiamo lottato sino in fondo, penso ai tiri di Di Prampero e Teghini che se fossero entrati forse avrebbero scritto un finale diverso».
Così come domenica nel successo su Bernareggio, si continuano a vedere miglioramenti in casa bluceleste. «Stiamo crescendo, è quel che conta. Abbiamo dimostrato di avere carattere ed essere squadra, non ci siamo disuniti nel momento di difficoltà e abbiamo concesso solamente 30 punti a Urania negli ultimi due quarti, costringendola a prendere tiri sporchi. Ci è mancato un pizzico di lucidità in qualche momento ed esperienza in altri, ma solo lavorando potremo continuare a migliorare».
(Si ringrazia Giuseppe Mazzoleni per la collaborazione)
