
A 24 anni si è ancora giovani, soprattutto nel mondo del tennis moderno. Per Tommy Paul il successo ottenuto sabato a Stoccolma (indoor, 711mila euro) può essere il trampolino di lancio verso quella carriera di alto livello che molti pronosticavano anni fa e che ancora stentava a decollare.
L’americano ha alzato al cielo il suo primo trofeo Atp 250 (in un torneo di grande tradizione) e ai lecchesi il suo nome è tornato subito alla memoria. Occorre riannodare il tempo sino al 2015, maggio, torneo Itf Futures (su terra) organizzato dal Tennis Club Lecco: Paul fu infatti il primo campione del “Trofeo Città di Lecco” grazie alla vittoria in finale su Lorenzo Sonego, un altro che nel corso del 2021 si è messo in bella evidenza entrando nella top 30 mondiale.
Paul, in Svezia, ha avuto un percorso brillante contro avversari quotati: il beniamino di casa e figlio d’arte Leo Borg al primo turno, il connazionale Taylor Fritz al secondo, l’ex n° 1 del mondo Andy Murray nei quarti, il giustiziere di Sinner a Vienna, Frances Tiafoe, in semifinale. Molto emozionante la finale, vinta 6-4 2-6 6-4 sul campione in carica (dell’edizione 2019, l’ultima disputata) Denis Shapovalov. Da lunedì, nel ranking aggiornato, Paul salirà al numero 43.
Dopo Stefanos Tsitsipas, campione a Lecco nel 2016 e ora n° 4 del mondo, un altro giocatore passato sui campi di Belledo punta deciso il gotha del tennis mondiale. E non dimentichiamoci proprio di “Shapo”: anche il canadese passò da qui, sempre nel 2016, battuto da Claudio Fortuna al secondo turno. Perché quei due tornei, è indiscutibile, si rivelarono fucine di “Next gen” dalle straordinarie potenzialità.
