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Verso il giorno del giudizio

Mancano un paio di giorni ai verdetti della Covisoc e della Commissione infrastrutture: la prima sarà decisiva per la Reggina, la seconda per il Lecco

Luca Giudici alza la Coppa al cielo BONACINA/LCN SPORT
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Tempo di lettura 3 minuti

Manca decisamente poco al pomeriggio di venerdì. Tra pochi giorni arriveranno i giudizi sui casi di Lecco e Reggina. Pure l’analisi della documentazione delle altre 18 aventi diritto all’iscrizione alla prossima Serie B, ovviamente, ma in questi giorni non si fa altro che parlare delle due società che potrebbero avere problemi. Con le retrocesse Perugia e Brescia sullo sfondo: le Rondinelle hanno incassato il “no” dal Collegio di Garanzia del Coni sul ricorso presentato contro il rigetto dell’iscrizione alla cadetteria, un verdetto scontato e che si allega alle parole del patron Cellino («Il futuro del Brescia non appartiene più a me») pronunciate all’esterno del tribunale del Riesame nel pomeriggio di martedì. ll Lecco attende il verdetto della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi – Organizzativi sulla querelle relativa all'”Euganeo” di Padova, indicato in ritardo per colpe non propria, la Reggina quello della Covisoc sui conti e sul debito non saldato con l’Agenzia delle Entrate. Poi spazio ai ricorsi.

La Commissione che deciderà sul caso Lecco

Più che alla Covisoc, i lecchesi devono guardare al parere della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi – Organizzativi. Nelle mani dei sette membri vi è anche il parere della Commissione impianti presieduta dall’ex arbitro Carlo Longhi, assente però nella visita andata in scena martedì 20 al “Rigamonti-Ceppi” che potrebbe scalare al grado d’informale. Un cavillo che potrebbe far scattare subito il “sì” da parte della Figc. E sarebbe una buona cosa, visto che la stagione bluceleste partirà con il raduno del 14 luglio e avere già chiuso qualche operazione di mercato – con l’innesto nell’organigramma del ds richiesto da mister Luciano Foschi – rappresenterebbe un buon inizio. Ma da chi è composta questa Commissione? Indicazioni della Federazione alla mano, la presidenza è nelle mani di Claudio Garzelli, il segretario è Giuseppe Casamassima, mentre i quattro componenti sono Saverio AndreaniAntonio MasciMichele Bonetti ed Emilio Faroldi. La Commissione svolge funzione consultiva per la Figc – che si riunirà il 7 luglio – in materia di impiantistica sportiva e di organizzazione societaria e in ambito tecnico-sportivo.

Il caso Reggina

Per quanto riguarda la Reggina, la situazione è puramente economica. Nonostante i 7 milioni di euro messi all’ultimo secondo per saldare stipendi e tasse, ci sono ancora 757mila euro da versare all’Agenzia delle Entrate per stralciare il tanto discusso debito – 15 milioni di euro – ridotto del 95% dopo l’omologa del piano di risanamento accordato dal Tribunale fallimentare di Reggio Calabria. Soldi da corrispondere allo Stato entro il 12 luglio, ma il regolamento federale prevedeva il riconoscimento della cifra prima del termine per presentare la documentazione relativa all’iscrizione, ovvero le 23.59 di martedì 20 giugno. E qui la battaglia di diritto si farà probabilmente più complessa rispetto a quella bluceleste. In caso di estromissione definitiva degli amaranto, sarà il Brescia a festeggiare la riammissione in cadetteria.

I tempi dei ricorsi: Consiglio di Stato a fine agosto

Ci sono delle date già fissate per discutere gli eventuali ricorsi contro i verdetti del Consiglio federale sulle iscrizioni: il 30 giugno arriveranno i verdetti di Covisoc e Commissione Infrastrutture, mentre il 7 luglio sarà proprio la Figc a esprimersi sulle documentazioni ricevute. Poi, appunto, le altre tappe: dopo l’eventuale verdetto del Collegio di Garanzia del Coni sul merito sportivo, atteso per metà luglio, ci si potrà appellare alla giustizia amministrativa; secondo la rosea, il 2 agosto ci dovrebbe essere il pronunciamento del Tar del Lazio, mentre il 29 agosto – a campionato già iniziato – dovrebbe arrivare quello del Consiglio di Stato, che rischia di diventare quasi inutile. LeccoBresciaReggina e Perugia rischiano di partire decisamente in ritardo, ma di girone a 21 squadre le istituzioni calcistiche non ne vogliono nemmeno sentir parlare.

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